In molti sospettavano che l’assegnazione del Challenger of record all’Hamilton Island Yacht Club, fosse un'altra delle manovre di Russel per garantirsi il controllo totale della Coppa. I teorici del complotto avevano ipotizzato che Oatley si fosse fatto avanti nel lanciare per primo la sfida e quindi diventare Challenger of record, in accordo con Russel, senza in effetti avere intenzione di arrivare in fondo, ma solo per fare un favore al team Oracle e occupare il posto di Challenger of Record sin tanto che Oracle non ne avesse trovato un altro a lui gradito.
La nomina di Murray a Ceo del team, spazza via ogni illazione e conferma le intenzioni di Oatley di arrivare sino in fondo.
Murray sarà una pedina fondamentale per il team australiano, l’ex direttore di gara, conosce a fondo i meccanismi della Coppa ai tempi di Oracle e ha avuto modo di studiare dall’interno il modo di fare di Ellison.
Come non lo è stata questa edizione, sicuramente, anche la prossima non sarà una Coppa all’insegna della sportività e un personaggio come Ian Murray potrebbe aumentare notevolmente le possibilità di opporsi con successo agli americani.
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