Di solito la “rottura” del meteo, almeno fino a circa 10 anni fa, avveniva nella seconda parte di agosto, dove potevano manifestarsi, sia pur raramente, eventi di questo genere. Adesso accadono con più frequenza anche a inizio o metà estate. Il motivo è solo uno, la temperatura alta dell’acqua.
In questi giorni per esempio, l’Italia lungo le sue coste sta registrando una forbice che va dai 25 ai 27 gradi, temperature in anticipo rispetto ai picchi simili che si dovrebbero raggiungere non prima della fine di luglio o in pieno agosto.
Temperature causate anche dall’alta pressione africana che staziona sul Mediterraneo ormai da diversi giorni. Il mare sta accumulando tanto calore, che sarà linfa vitale per fenomeni meteo anche estremi che potrebbero innescarsi non appena dall’Atlantico l’aria fresca “bucherà” l’anticiclone, causando un brusco scontro tra correnti calde e fredde. A quel punto ci sarà il rischio di eventi meteo rilevanti.
Quando potrà accadere?
Presto per dirlo, ma più l’acqua si riscalda più c’è il rischio di poterli incontrare sulle nostre rotte già da inizio agosto. Tenere costantemente sotto controllo gli aggiornamenti meteo, osservare l’accumulo di nuvole sulla costa o all’orizzonte (spesso indice dell’evaporazione causata dall’incontro di aria fredda e calda), sarà il miglior modo per farsi trovare al riparo se questo dovesse accadere.
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