Una moderna cella fotovoltaica sottile, per quanto di buona qualità, si aggira intorno al millimetro di spessore, mentre le nuove celle sono spesse un micron, ovvero un millesimo di millimetro.
Lo spessore ultrasottile permette di piegare e adattare la forma della cella alla superficie alla quale deve aderire. Ciò significa che una volta che i pannelli realizzati con queste celle saranno in commercio si potrà realizzare una barca con pannelli fotovoltaici già inseriti nel laminato o nelle vele, by passando così ogni problema di approvvigionamento di energia elettrica.
Già oggi esistono vele che hanno nel tessuto delle celle, ma per quanto queste siano sottili, sono comunque troppo spesse per non compromettere l’efficienza della vela.
I ricercatori sono riusciti a realizzare delle celle solari ultra-sottili usando un semiconduttore chiamato arseniuro di gallio e stampandole direttamente su uno strato flessibile senza usare un adesivo che avrebbe potuto aumentare lo spessore.
Le celle sono poi state saldate a freddo su un elettrodo fondendo lo strato superiore di materiale, che funziona da adesivo temporaneo, poi rimosso.
I ricercatori hanno testato l’efficienza delle celle nel convertire la luce solare in elettricità, scoprendo che è simile a quella di apparecchi fotovoltaici più spessi.
Il capo progetto Jongho Lee ha spiegato:''Queste celle, anche se più sottili sono meno fragili quando vengono piegate, ma hanno una resa simile, o perfino leggermente migliore delle comune celle fotovoltaiche''.
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