Ad oggi la vela agonistica italiana è completamente ferma e la FIV prova a capire come sarà la ripartenza.
Il cardine del pensiero di Ettorre è che si ricomincerà a partire dal 4 di maggio, ma per quella data non si rimetterà in moto tutto.
“E’ molto probabile – dice Ettorre – che i primi a ripartire saranno le squadre olimpiche” che è quello che sta accadendo e si presuma accade in molti paesi europei.
Premettendo che nulla è certo, che ci si muove nella più totale incertezza determinata dall’unicità della situazione, e che ogni giorno le cose possono cambiare, Ettorre, se mostra una forte convinzione sulla ripartenza degli atleti olimpici per il 4 maggio, è più incerto per la ripartenza dei praticanti, quella massa di giovani e meno giovani che ogni week end affollano i circoli nautici con le loro derive.
Il presidente è sicuro che le mascherine in allenamento non si potranno usare e su questo non gli si può dare toro, basta aver usato la mascherina per una volta per capire che questa è del tutto incompatibile con la ventilazione necessaria sotto sforzo. D’altra parte, però, le derive sono o singole o doppie e su queste tenere la distanza tra le persone non è molto difficile, anche se, quando si sta a terra, con decine di barche in uno spazio ristretto, chiaramente la cosa è diversa. Ettorre azzarda per questo tipo di barche, una ripartenza, per gli allenamenti, a fine maggio.
Per le regate, invece, il presidente pone l’asticella ancora più avanti e ipotizza che sarà possibile tornare a disputare regate dall’inizio di luglio.
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