mercoledì 22 gennaio 2025
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Fury 500: ibrido e a idrogeno, è il futuro della vela?

Fury 500, un megayacht che sarà veramente green, ma l’eco sostenibilità costa molto e non è ancora alla portata di tutti

Il rendering di Fury 500, ibrido e a idrogeno
Il rendering di Fury 500, ibrido e a idrogeno
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Il tema dell’eco sostenibilità da qualche tempo riguarda anche la nautica e la vela, i cantieri cercano sempre di più di interpretare questa nuova esigenza del mercato anche se al momento barche veramente green in acqua, anche a vela, di fatto non ce ne sono.

Più grandi sono le barche più è complicato e costoso renderle ecosostenibili e veramente rispettose dell’ambiente, ma sui megayacht spesso c’è la capacità economica di armatori importanti pronti a investire anche in ricerca.

Il nuovo Fury 500, un 54 metri commissionato da un facoltoso armatore agli studi di progettazione Rob Doyle Design e Van Geest Design specializzati nei superyacht e impegnati nello sviluppo di alcuni progetti totalmente a energia ibrida, ne è un esempio.

Non si sa ancora quando il superyacht andrà in acqua, ma è chiaro che, come tutta la gamma Fury, ha come obiettivo quello di essere un vero e proprio yacht verde con un sistema di ricarica dell’energia dall’elica, per una propulsione autenticamente ibrida.

Rob Doyle e Van Geest puntano molto anche su un’altra tecnologia, che a loro dire rappresenta un ulteriore passo avanti verso barche eco sostenibili, ovvero la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno che garantisce emissioni zero, autonomia illimitata e accesso alle aree protette che presto verranno istituite in alcune zone d’Europa.

Nei fiordi norvegesi per esempio dal 2026 potranno navigare solo imbarcazioni a zero emissioni, l’inversione di tendenza in alcuni paesi nord europei è già in atto.

Questa situazione apre un’altra riflessione, quella della sostenibilità economica di questo processo.

Ad oggi gli esperimenti di propulsione elettrica o ibrida hanno un costo molto elevato e performance modeste in termini di autonomia energetica.

Una rivoluzione green sarà difficilmente attuabile se i costi di queste tecnologie non diventeranno accessibili a tutti, e non solo ai proprietari di megayacht come il Fury 500, che comunque rappresentano un’avanguardia tecnologica necessaria per permettere che questo processo venga finalmente innescato.

Rob Doyle Design

Studio con sede a Cork in Irlanda, specializzato nella progettazione di superyacht dai 100 piedi in su, a vela e a motore.

Van Geest Design

Studio di progettazione olandese con un’esperienza di oltre 10 anni nel mondo dei megayacht, a motore e a vela, per i quali lo studio progetta sia l’architettura navale che gli interni.

© Riproduzione riservata

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