Uno degli obiettivi di questa barca, oltre a navigare bene a vela, sarà quello di avere un livello di volumi abitabili fuori dal comune. Per questo Doyle ha pensato a un ponte principale imponente, a tutto baglio, che sembra quasi ispirato al mondo dei superyacht a motore. La particolarità di questo ponte è quella di avere dei volumi sull’estremità affusolati e aerodinamici. Volumi che proseguono verso poppa per portare ombra al ponte inferiore.
La sistemazione a bordo prevede un totale di 12 ospiti, compresa una master suite sul ponte principale di 95mq, completa di grandi finestre a scafo e un ufficio privato. Il resto delle cabine degli ospiti comprende due doppie e due VIP sul ponte inferiore. Due tender di sette metri possono essere riposti a prua del ponte principale e possono essere varati tramite una gruetta idraulica. Una volta lanciati i tender in acqua, i loro alloggi possono essere convertiti in piscine sul ponte.
Interessante il disegno della prua, con delle svasature vicino alla coperta che ricordano un po’ il mondo delle barche da regata e collocano il concept di questo 63 metri a metà tra il mondo delle barche a vela sportive e quello della crociera di lusso, con un tocco di stile che arriva anche dai megayacht a motore.
L’armatore che deciderà di costruirla non potrà passare inosservato.
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