Il primo è un 12 metri senza flybridge ma con timoneria e manovre comunque rialzate rispetto al pozzetto. Interessante la scelta di mantenere la rete a prua piuttosto che “pontare” lo spazio tra i due scafi, una soluzione che rende la barca meno pesante e più marina grazie a un baricentro più basso. A prua della cellula abitativa la barca ha comunque un’ampia zona prendisole, il pozzetto di poppa è invece completamente riparato per creare una zona living confortevole e non esposta agli agenti atmosferici. Come già visto sugli ultimi modelli di Fountaine, le prue sono inverse e con volumi contenuti, lo Studio Berret Racoupeau Yacht Design, che progetta tutti i catamarani del cantiere, in questo senso ha scelto delle forme che possano privilegiare anche le performance a vela.
Il Samana 59 è invece una barca di un tenore diverso. Se il 40 è pensato anche per il mondo del charter, il 59 è una barca più spiccatamente armatoriale. Qui non è stato pensato semplicemente un fly bridge, ma una vera e propria terrazza rialzata sull’acqua, che accoglie timoneria e manovre, ma anche un vero e proprio soggiorno all’aperto con tanto di divani, frigo e tavolo da pranzo. Molto simile a quella del 40 la copertura del pozzetto di poppa. Un catamarano che può diventare una vera barca gira mondo, dotata di interni di lusso e di ogni comfort per la navigazione d’altura.
Oggi Fountaine Pajot, già leader nel mondo del catamarano destinato al mercato privato, si è trasformato, grazie anche all’acquisizione di Dufour, in un vero gruppo. Il rinnovamento della gamma è in corso, e presto anche sul fronte monoscafi, dove è stato già presentato il Dufour 530 (prima barca prodotta dopo l’acquisizione del marchio), arriveranno importanti novità.
ISLA 40
lungh. 11,93 m; largh. 6,63 m; disloc. 9.500 kg; sup. vel 59 mq.
SAMANA 59
lungh. 18,21 m; largh.: 9,46 m; pesc. 1,4 m; disloc. 25.500 kg; sup. vel.
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