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sabato 8 febbraio 2025
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La Caravella Portoghese è in Mediterraneo, allarme a Lampedusa

Si tratta di un organismo molto pericoloso che normalmente non frequenta le nostre acque ma è stato avvistato diverse volte nell’ultimo periodo

Caravella Portoghese
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L’allarme arriva dalle acque di Lampedusa, dove nel giro di un mese sono stati fatti vari avvistamenti di “Caravella Portoghese”, un organismo che ricorda vagamente una medusa e che può arrecare seri danni all’uomo, in caso di contatto, data l’enorme forza urticante del suo veleno.

“Un altro esemplare di Caravella portoghese è stato avvistato nelle acque di Lampedusa dal personale dell’Area marina protetta delle isole Pelagie, dopo quello segnalato circa 20 giorni fa - ha scritto sui social ufficiali il Sindaco di Lampedusa. - Bisogna stare molto attenti, la Caravella portoghese (che è un sifonoforo) è molto pericolosa, i suoi tentacoli possono provocare conseguenze anche molto serie. Oltretutto quando galleggia può essere confusa con una bottiglia di plastica o con una normale medusa.”

Perchè è così strano questo avvistamento?

La Caravella Portoghese normalmente non frequenta i nostri mari, ma è tipica di alcune zone calde dell’Atlantico, del Pacifico e dell’Indiano.

Probabilmente è entrata in Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra, anche se un’altra ipotesi, seppure più remota, è quella che potrebbe essere stata trasportata involontariamente nella cisterna di qualche nave come avvenuto con molti micro organismi e piccoli pesci.

La Caravella Portoghese è un animale che con i suoi tentacoli può raggiungere anche i 10 metri di lunghezza, difficile che possa finire inavvertitamente dentro una cisterna.

La Caravella Portoghese è composta da una sacca, il pneumatoforo, e da lunghissimi tentacoli, che sono all’origine delle dolorosissime ustioni che può subire l’uomo in caso di contatto.

II rischio in casi estremi è anche quello dello shock anafilattico potenzialmente mortale in alcuni soggetti. La Caravella si muove lentamente, ma può arrivare a percorrere anche oltre 10 miglia al giorno, e la sua presenza in Mediterraneo potrebbe essere causata dai cambiamenti climatici.

In caso di contatto con una parte del corpo, è prudente recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, non essendo la sua ustione gestibile in autonomia come quella di una comune medusa.

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