Il cantiere francese Beneteau ha presentato il suo primo Mini 650, una barca nata in collaborazione con l’organizzazione The Arch, associazione che si occupa di favorire la transazione energetica anche nell’industria nautica.
La particolarità di questo Mini 650, progettato da Sam Manuard, è quella di essere stato costruito con la resina Elium di Arkema, azienda francese che produce resine riciclabili, per un composito finale dove il lino ha preso il posto del classico vetro.
Lo scafo della barca sarà riciclabile a fine vita grazie alla tipologia di resina, termoplastica, che consente di riscaldare il manufatto e separare resina e fibre per riciclarle.
Una soluzione analoga è stata proposta anche dall’italiana Northern Light Composites per le sue imbarcazioni.
Il Gruppo Beneteau, che include anche Jeanneau e diversi altri marchi del mondo della nautica come Lagoon, sta lavorando da qualche tempo a soluzioni alternative per la costruzione delle proprie barche.
Il Sun Fast 30 che arriverà sarà realizzato con la stessa tecnica e c’è un progetto simile anche riguardante il First 44.
Il Mini 650 è una buona via per stabilizzare la tecnologia e iniziare a produrla in una piccola serie, dato che l’obiettivo di Beneteau è di costruire 10 scafi per avere l’abilitazione di barca di “serie” dalla Classe Mini 650.
Al momento sono già 3 gli scafi in costruzione già prenotati. Lo scopo finale di Beneteau non è quello di continuare con altri progetti nella classe Mini 650, ma la collaborazione con il progetto di The Arch per promuovere la riconversione della flotta Mini 650. La costruzione di questo modello è stata l’occasione per proseguire le ricerche sui compositi alternativi alla vetroresina e metterle in pratica.
Il tema dell’ecosostenibilità nell’industria nautica è quanto mai attuale e poco è stato fatto veramente in termini concreti per cambiare le tecniche di costruzione. Il fatto che un colosso come Beneteau si muova in questa direzione con delle azioni concrete, fa capire che qualcosa in questo senso sembra stia cambiando.
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