Ieri il direttore di corsa, Denis Hugues, ha comunicato che la partenza della prima tappa della storica transatlantica è fissata per domani sabato 5 ottobre alle ore 10,30 ora locale (8,30 UTC).
Il percorso della regata rimarrà invariato: la prima tappa parte da La Rochelle, in Francia, con arrivo a Las Palmas, Canarie, dopo una navigazione di circa otto giorni. Da qui il 2 novembre la flotta ripartirà per la vera e propria traversata dell’Atlantico fino ai Caraibi, in Martinica. La lunghezza della prima tappa è di 1350 miglia, mentre la seconda è di 2700 miglia e può arrivare fino a 20 giorni di mare.
Ambrogio Beccaria, reduce dalla vittoria del prologo, la tradizionale regata d’apertura che si è svolta domenica 22 settembre su un percorso di 34 miglia, è alla sua seconda Transat. Con lui sul molo de La Rochelle altri sei azzurri, tutti alla loro prima transatlantica su un mini 6.50: Marco Buonanni, Alessio Campriani, Luigi Dubini, Daniele Nanni, Matteo Sericano e Luca Rossetti.
Ambrogio parte sicuramente tra i favoriti, si presenta sulla linea di partenza avendo vinto 9 regate su 12 nonché primo classificato nell’International Classe Mini Ranking (per il secondo anno consecutivo). Due volte vincitore del Campionato Italiano Classe Mini e del “Championnat de Course au Large en Solitaire” 2018.
La Mini-Transat
Concepita dall’inglese Bob Salomon nel 1977, con l’idea di istituire una transoceanica che non richiedesse budget giganteschi, la Mini-Transat prese il via la prima volta dalle coste britanniche, con 24 partecipanti tra cui Jean-Luc Van den Heede. In controtendenza con la vela oceanica che nel frattempo aumentava a dismisura i costi e le dimensioni delle barche, la Transat e la classe 6.50 sono sempre state un laboratorio in cui sperimentare. Navigatori e navigatrici come Thomas Coville, Ellen MacArthur, Micheal Desjoyeaux si sono formati con questa mitica regata. Nonostante nel corso delle edizioni gli scafi si siano costantemente evoluti e le punte delle barche si siano a poco a poco fatte più tonde, l’‘esprit mini’ rimane lo stesso. La strumentazione a bordo è ai minimi termini: un Gps non cartografico, la radio VHF e quella SSB con la quale una volta al giorno vengono trasmesse classifiche, situazione sinottica e previsioni meteo. Si può tuttavia comunicare tra concorrenti con il VHF.
© Riproduzione riservata