A bordo dell’Arcona 460 IdaLina, l’8 aprile scorso si è rotto di netto l’asse del timone creando una falla da cui è entrato un forte getto d’acqua che in poco tempo ha reso chiaro che la barca era perduta.
L’armatrice della barca, Katarina Baath, in un gruppo WhatsApp ha spiegato: “L’asse del timone si è staccato completamente e il suo movimento ha causato la rottura del collare attorno all’anello di tenuta del timone creando un foro di 15 centimetri sotto la linea di galleggiamento.”
Il numero esatto dell'equipaggio non è noto, ma sappiamo che a bordo c'erano la signora Baath, il marito Ingmar Ravudd e un gruppo di amici e parenti. La situazione, complice le condizioni meteo favorevoli, è stata ben gestita, tanto che nella fase dell’abbandono della nave un membro dell’equipaggio è riuscito a documentare con foto e video sia i danni sia l'atto dell'affondamento.
Nell’incidente non ci sono state vittime o feriti e l’equipaggio è stato tratto in salvo poche ore dopo il lancio del mayday da una nave mercantile.
La causa del cedimento che ha portato all'affondamento non è stata ancora determinata, tuttavia l'analisi delle fotografie si può ipotizzare che l’asse lavorasse male.
Per Ingmar Ravudd e Tina Baath non era la prima navigazione oceanica. I due avevano iniziato nel 2021 con l’ARC (Atlantic Rally for Cruisers) dove erano arrivati secondi nella Classe B della Divisione Cruising.
Come racconta lo stesso equipaggio in un’intervista rilasciata a Sailingworld, nel tempo il timone della barca aveva già presentato dei problemi. L’equipaggio aveva chiamato il cantiere denunciato uno strano rumore proveniente dall’asse e il cantiere aveva supposto un problema di lubrificazione dei cuscinetti consigliando di versare dell’acqua tiepida su di questi, il problema era diminuito, ma al suo posto era arrivato uno strano fischio attribuito al sistema delle ruote del timone.
L’affondamento dell’Arcona 460 è un brutto colpo per il cantiere che fa della sicurezza delle sue barche un cavallo di battaglia. Il cantiere sta vivendo un momento particolarmente felice dopo il varo dell’Arcona 50, una barca particolarmente bella, primo progetto di Niel Jeppesen, fondatore del cantiere X-Yacht.
Il cantiere ha diffuso un comunicato stampa dettagliando l'incidente sul suo sito web. Nella comunicazione fa sapere, con una dichiarazione del suo CEO, che l’azienda porterà avanti un’indagine accurata per riuscire a capire cosa sia effettivamente successo.
Il comunicato stampa del cantiere
Arcona Yachts AB has received the sad news that on the 8th April 2024 an Arcona 460 sank in the Pacific. All crew are safe, no one was injured, and the crew were swiftly rescued by nearby vessels.
Fredrik Malmqvist, Arcona Yachts CEO said, “At Arcona Yachts, safety is our priority, and we are therefore taking this very seriously. We understand from the Arcona 460 owners that the rudder stock was broken, however we don’t yet know how or why. We are working closely with our suppliers and key people to immediately investigate this serious incident further. Our thoughts are with the owners, family and crew and we send our sincere thanks to the crew of the nearby vessels that assisted with the rescue. As soon as we know more, we will release further information.” https://arconayachts.se/arcona-460-pacific/
L’Arcona 460 è un disegno dello svedese Stefan Qviberg del 2004 quando il cantiere, in seguito a un cambio di proprietà, stava iniziando un cammino di rinnovamento profondo dei suoi progetti.
L’imbarcazione è costruita con standard qualitativi molto elevati, scafo e coperta sono in sandwich di Divynicell, mentre la parte centrale della carena è in solid. Paratie e rinforzi sono tutti strutturali, il laminato è in infusione.
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