Marco Ravanelli, comandante della Guardia Costiera di Bogliaco sul Garda, ha introdotto così l’obiettivo dell’incontro: “Il lago è ad alto rischio. Si vede sempre la costa, e per questo si crede di essere sicuri, ma le condizioni meteo cmbiano molto rapidamente”.
Gli interventi maggiori effettuati dalla Guardia Costiera sono tra l’isola Cavazza e la Rocca di Manerba per le imbarcazioni a vela, mentre tra Riva e Gargnano, sono spesso i windsurfisti a necessitare di soccorso. A tal motivo, è stato presentato un decalogo, per ridurre i rischi di pericolo per i navigatori.
I partecipanti sono stati invitati a tenere in piena efficienza le attrezzature a bordo, a chiedere un recapito anche della residenza alberghiera dei turisti, e a consegnare vademecum illustrativi con descritte le norme di sicurezza fondamentali. Ravanelli, infatti, ha evidenziato come molta gente sia ignara di molte regole, come i limiti di velocità, le boe con bandiera rossa che segnalano la presenza di sub, e il divieto di passare in determinate località.
Durante il confronto è stato proposto, inoltre, l’installazione di rilevatori satellitari sulle imbarcazioni e la creazione di una centrale operativa unica per tutto il Garda, dotata di mezzi di soccorso e attrezzature valide, tra cui una camera iperbarica.
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