Questa decisione ha suscitato molte perplessità e diversi giornali transalpini si stanno ora chiedendo cosa accadrà se il trasferimento della vela dovesse rivelarsi un fiasco.
I più addentro alle questioni del mercato francese, come la rivista digitale Actu Nautique che dedica al problema un lungo articolo, ritengono che un eventuale fiasco a Port Canto determinerebbe la scomparsa della vela dall’evento fieristico francese.
Ma vediamo perché i francesi reputano che la vela a Port Canto possa rivelarsi un flop.
Il primo problema è il pubblico. Il totale del pubblico di Cannes è di circa 50.000 persone di cui circa un quinto interessato alle barche a vela. Ciò significa che Port Canto potrà contare teoricamente su 10.000 visitatori, che all’atto pratico dovrebbero ridursi a 8.000 visto che una parte di questi per superficialità o a causa di un interesse per la vela limitato non capirà la divisione e una volta raggiunta la classica location non andrà a Port Canto che dista circa 25 minuti. Quindi la mostra della vela potrà contare su circa 8.000 persone in 5 giorni di esposizione, 1.600 persone al giorno, un numero così esiguo da rendere un’immagine da fiera locale di quarto ordine.
Il secondo punto analizzato riguarda gli espositori che sono interessati a entrambi i settori, vela e motore, come molti cantieri e molti venditori di accessori. Coloro che per questione di budget saranno costretti a scegliere se esporre in un luogo o in un altro, sicuramente non sceglieranno la vela.
Poi c’è il problema dei servizi. A Port Canto non ce ne sono molti, non c’è un ristorante di livello, non ci sono grandi lounge e soprattutto in banchina c’è poco spazio. Cosa faranno gli espositori? Se vogliono invitare un cliente importante a pranzo, gli offriranno dei panini.
La Reed Exposition sta cercando di prendere dei provvedimenti. Per il momento ha abbassato i prezzi degli stand degli espositori che hanno necessità di avere stand in entrambe le situazioni e anche per gli altri, visto il minor numero di visitatori attesi, ci sarà una riduzione del prezzo dello stand. Inoltre l’organizzazione sta cercando di approntare un ristorante di alto livello e ha previsto una serie di navette per andare da una location all’altra che partiranno ogni 15 minuti.
Se UCINA, la confindustria italiana, non avesse già altrettanti problemi da risolvere, questo momento di passaggio per Cannes avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per garantirsi il monopolio degli eventi fieristici della vela in Mediterraneo.
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