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mercoledì 23 aprile 2025
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The Ocean Race: 11Th Hour Racing vince la tappa dei record

Quinta tappa spettacolare per il giro del mondo della The Ocean Race, vince l’equipaggio di Enright e Malizia fa il record sulle 24 ore

The Ocean Race: 11Th Hour Racing vince la tappa dei record
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È stato un finale di quinta tappa, da Newport negli USA ad Arhus in Danimarca, ricco di colpi di scena quello vissuto dalla The Ocean Race, che festeggia il ritorno in Europa dopo la partenza di gennaio da Alicante.

La vittoria della leg 5 è andata a 11Th Hour Racing di Charlie Enright, che con questo successo sale al primo posto nella classifica generale e si candida per un finale di giro del mondo, con arrivo a Genova, da protagonista.

Davanti alla prua degli Imoca 60 restano due tappe: la prima, con partenza l’8 giugno, lunga sole 800 miglia con un passaggio obbligato davanti a Kiel, in Germania, e arrivo a l’Aia in Olanda. L’ultima, con partenza il 15 giugno, lunga 2200 con arrivo in Italia, a Genova.

La leg appena conclusa passerà però alla storia anche per essere stata la tappa del record di miglia sulle 24 ore.

Prima Holcim PRB, poi Malizia, hanno battuto il primato detenuto dal maxi 100 Comanche, per le miglia percorse, in equipaggio, nelle 24 ore. Comanche ne aveva fatte segnare 620 nel 2015 e il record ha resistito per 8 anni prima di venire sbriciolato dagli Imoca 60 foil.

In avvicinamento al Mar d’Irlanda le condizioni erano ideali per sviluppare grandi velocità, Holcim è stato il primo Imoca a infrangere il record fermandosi a 640,95, corretto poi da Malizia in 641.13 miglia, a quasi 27 nodi di velocità media.

Una performance favorita certamente dalle condizioni meteo, mare ancora poco formato e vento sui 25-28 nodi costanti, ma che certifica che macchine da Oceano siano i nuovi Imoca.

L’unica pecca di queste barche sembra essere piuttosto la “performance” televisiva: l’equipaggio ormai naviga sempre all’interno della copertura del pozzetto e alla lunga le riprese risultano noiose. Per questo motivo nei contenuti media diffusi dai team vengono inserite sempre più spesso riprese fatte con il drone, per mostrare ciò che le riprese on board non riescono a fare, ovvero come queste barche riescano a volare sui foil anche in Oceano.

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