La flotta è suddivisa in cinque gruppi. A fare da battistrada sono i multiscafi Ultime, che hanno già superato Capo Finisterre e stanno scendendo lungo la costa portoghese. Al comando c'è Franck Cammas con Groupama, che precede di oltre vento miglia Sodebo di Thomas Coville e di sessanta Sidney Gavignet con Omai Air Majan. Più attardati Francis Joyon e Yann Guichard, entrambi a oltre cento miglia dal capolista.
In categoria Rhum (monoscafi da 39 a 59 piedi), a comandare i giochi è Andrea Mura su Vento di Sardegna. L'Open 50 con i quattro mori impressi sulla murata naviga attualmente al centro del Golfo di Biscaglia, dopo essersi tenuto molto a nord nelle battute iniziali per poi riavvicinarsi alla rotta ortodromica in una seconda fase. Il velista sardo precede di dodici miglia Luc Coquelin su Pour le Rire Medecin e di quindici Pierre Chatelin su Destination Calais. “Le condizioni sono impegnative – ha raccontato Andrea Mura - e le onde sono molto grandi. Navigo di bolina ed è difficile dormire, ma sto bene. Devo cercare di restare sopravento, mantenendo la bolina fintanto che la barca cammina. Se la flotta dovesse virare mi riavvicinerò all’ortodromica. L’idea sul lungo termine è di passare a sud delle Azzorre ma senza scostarmi troppo dalla rotta più breve”.
Non va altrettanto bene agli italiani impegnati in Class 40, anche se a loro difesa va detto che regatano in un raggruppamento ben più competitivo. Dopo una partenza difficile, Marco Nannini su Unicredit è risalito fino alla ventiquattresima piazza, proprio davanti a Davide Consorte su Adriatech. I due azzurri hanno accumulato già quaranta miglia di svantaggio sui primi della classe, tra cui spicca Bernard Stamm su Cheminees Poujoulat che precede Thomas Ruyant su Destination Dunkerque e Samuel Manuard su Vecteur Plus.
Grande separazione, invece, per gli Imoca 60, con Birt Air di Armel Le Cleac'h davanti a Veolia Environnement di Roland Jourdain. Occhio, tuttavia, a chi ha scelto di tenersi più vicino alla costa, in particolare a Michel Desjoyeaux su Foncia, perchè nelle prossime ore potrebbe avvantaggiarsi di arie migliori.
Clicca qui per leggere il diario di bordo di Marco Nannini su Unicredit
© Riproduzione riservata