A sentirla così non sembra una grande notizia, di barche con i foil oggi ce ne sono molte, ma non Mini 650.
Gli esperimenti fatti sino a ora da Seair e da Arkema sono stati dei successi a metà. Le barche si sono rilevate effettivamente più veloci, ma la navigazione sui foil come si alza un po’ di mare diventa instabile e bisogna tornare con lo scafo in acqua.
Il compito di Guillaume Verdier, grande esperto di foil che vanta decine di progetti a sua firma, sarà proprio quello di rendere stabile il Pogo anche con condizioni di mare non ideali.
La strategia sembra essere quella di far alzare la barca sopra le onde in modo che queste non possano disturbarla. Ora bisognerà vedere di che onde stiamo parlando, perché più la barca si alza, più le problematiche diventano complessi.
In ogni caso il lavoro di Verdier andrà seguito attentamente, perché storicamente i Mini 650 sono le barche su cui nascono le grandi soluzioni che poi cambiano profondamente il modo di fare gli scafi anche più grandi.
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