giovedì 20 marzo 2025
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Dopo 4 anni, svolta alle indagini

Sei mesi di proroga per la procura di Barcellona, che avrebbe identificato gli uomini a bordo della barca che travolse Mauro Falletta

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Messina – Sembra essere giunta a un punto di svolta, l'inchiesta condotta dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, sulla morte di un sub, Mauro Falletta di 34 anni, travolto e ucciso da uno yacht pirata davanti all'isola di Vulcano, il 13 luglio 2006.
Il Gip ha infatti concesso agli inquirenti altri sei mesi di proroga per continuare le indagini, respingendo la richiesta di archiviazione. Sembra infatti che gli uomini della Procura siano riusciti a identificare le quattro persone a bordo della barca. A dare l'allarme dell'incidente fu infatti una persona che aveva assistito alla scena dal balcone di casa.
Secondo il racconto del testimone, a bordo della barca ci sarebbero stati tre uomini e una donna, che si affacciarono anche a poppa dopo l'impatto. Il teste grazie a un binocolo sostenne anche di essere riuscito a leggere il nome dell'imbarcazione, Nabila, che tuttavia gli investigatori non sono mai riusciti a rintracciare. Sembra infatti che lo scafo sia un Aicon 56, a quel tempo ancora in fase di allestimento. Secondo l'ultima ricostruzione da parte degli inquirenti, il Nabila quel giorno era impegnato in un giro di prova e dopo l'incidente sarebbe stato tirato a secco e nascosto in un capannone. Successivamente, sarebbe stato cancellato il nome sullo scafo e la barca sarebbe stata immatricolata in altro modo.

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