Dal momento che i mari della terra sono molto meno conosciuti del sistema solare, riuscire a trasmettere sott’acqua, significherebbe poter controllare una flotta droni che si aggirerebbero negli abissi per svelarne i segreti.
L’obiettivo piuttosto ambizioso di creare una rete internet subacquea è di un team di scienziati italiani coordinato dalla dottoressa Chiara Petrioli che operano all’Università La Sapienza di Roma e che hanno creato il progetto Sunrise.
“La capacità di trasmettere a causa dell’increspatura del mare può cambiare persino nell’arco di pochi minuti, - spiega la dottoressa Chiara Petrioli. - Rendere affidabile il collegamento tra due dispositivi è possibile solo attraverso una rete in grado di apprendere dinamicamente il miglior modo di operare e di instradare le informazioni, una sfida tecnologica che è stata uno dei principali obiettivi di Sunrise.”
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