
Gli equipaggi dovranno percorrere 4.350 miglia prima di raggiungere il traguardo e già dopo le prime giornate di navigazione si sono registrati quattro ritiri in Class 40: il primo ad abbondobnare è stato lo scafo di SOS Méditerranée a causa di diverse avarie, soprattutto per problemi alla strumentazione di bordo; ieri mattina in seguito al disalberamento di lunedì di “Lamotte - Module Creation” Luke Berry e Tanguy, dopo aver riparato a Roscoff, hanno ufficializzato il ritiro, come il giapponese Kiho che lo ha fatto nel primo pomeriggio, dopo aver fatto uno stop (di 4 ore come da regolamento) a Lorient. Questa mattina è stata la volta di William Mathelin Moreaux e Marc Guillemot a bordo di Beijaflore che, dopo aver riparato ieri pomeriggio a Lorient ed aver ricevuto il consulto medico, hanno abbandonato a causa di una grave lussazione alla spalla di Mathelin-Moreaux.
I Multi50, in testa alla grande flotta della Transat Jacques Vabre, hanno lasciato Cap Finistrerre e si trovano all’altezza di Lisbona. Al comando troviamo Solidaires en Peloton Arsep che corre a una velocità di 20 nodi e che deve ancora percorrere 3400 miglia.
La flotta degli IMOCA si è divisa in due, un primo gruppo all’interno del quale si trova la barca di Giancarlo Pedote e quella di Alex Thomson, sta dirigendosi decisamente verso ovest, mentre, un secondo gruppo, più consistente, ha deciso di puntare a sud est avvicinandosi così alle coste del Portogallo.
Questo secondo gruppo è comandante dalla coppia Escoffier-Luven su PRB che guidano anche la classifica generale degli IMOCA.
Al comando della flotta Class 40, al rilevamento delle ore 09:00(FR), troviamo Aina Enfance & Avenir che dista a 3758 miglia dal traguardo verso cui procede a una velocità di circa 8 nodi, seguito a ruota da Leyton. L’italiano Pietro Luciani a bordo di Earendil è a 65 miglia dalla coppia di testa e in undicesima posizione.
La rappresentanza italiana
Giancarlo Pedote, sull’IMOCA 60 “Prysmian Group”, ha partecipato alla precedente edizione della TJV chiudendo in 12ma posizione (in 16 giorni, 21 ore, 41 minuti et 16 secondi), regatando in duo con lo skipper Fabrice Amedeo. I due furono penalizzati dalla perdita dello spinnaker a metà regata.
L’altro italiano, Pietro Luciani sul Class 40 Eärendil in coppia con Catherine Pourre. Nella precedente edizione, sempre con un Class 40, Luciani aveva regatato insieme a Massimo Juris, chiudendo in 6a posizione in 18 giorni, 16 ore, 53 minuti e 53 secondi.
La cantieristica italiana di eccellenza è rappresentata dal bergamasco Cantiere Persico, che ha realizzato un innovativo IMOCA 60, per il navigatore francese Thomas Ruyant, progettato da Guillame Verdier. Una barca rivoluzionaria sia nelle forme dello scafo che nella prua, dotata anche di una nuova generazione di foil. Costo stimato tra i 5 e i 6 milioni di euro.
Il percorso
La Transat Jacques Vabre si corre ogni due anni e rappresenta uno dei grandi avvenimenti della vela oceanica. Nata come Route du café pensata “in solitario”, dal 1995 è diventata Transat Jacques Vabre da correre “in duo”. La partenza da Le Havre è stata sempre confermata, mentre l’arrivo nel tempo è cambiato: 1993 Cartagena – Colombia; 2001 Salvador de Bahia – Brasile; 2009 Puerto Limon – Costa Rica; 2013 Itajaì – Brasile. Dal 2017 Salvador de Bahia – Brasile, dove arriverà anche l’edizione 2019.
Le classi in regata
Class40 – Una classe di monoscafi pensata per facilitare l'accesso alle regate oceaniche a team con budget più limitati. Regole semplici ed evoluzioni tecnologiche limitate, pur lasciando spazio all'evoluzione delle forme dello scafo, ne contengono i costi.
Multi50 – Anche questa classe di multiscafi, pur garantendo prestazioni importanti, è stata pensata per essere accessibile anche a team con budget non faraonici.
IMOCA – International Monohull Open Class Association, una classe storica per le regate offshore in solitario e in doppio. L’IMOCA è un vero e proprio un laboratorio di sperimentazione per le future barche commerciali, sia in termini di attrezzature che di requisiti di solidità e sicurezza.
© Riproduzione riservata