
Cinque barche dentro il Golfo di Biscaglia, che viaggiano tutte tra i 18 e gli oltre 20 nodi, tutte con lo stesso obiettivo: vincere il Vendée Globe, la regata più dura che ci sia, il giro del mondo senza scalo e senza assistenza.
Charlie Dalin, Boris Herrmann, Louis Burton, Thomas Ruyant e Yannick Bestaven, tra questi cinque velisti c’è il vincitore del Vendée Globe, ma servono ancora alcune ore di attesa per sapere chi sarà.
Partiamo dalla classifica provvisoria e andiamo con ordine: Charlie Dalin è primo, a 140 miglia dal traguardo, con 70 miglia di vantaggio su Boris Herrmann, terzo, che però ha 6 ore nette di abbuono sul tempo che farà segnare al traguardo, assegnate dalla direzione di regata dopo i fatti di PRB.
Al secondo posto staccato di 60 miglia c’è Burton, che però non vanta alcun abbuono e appare difficile che riesca a superare Dalin in volata, anche se ci proverà.
Quarto e staccato di 155 miglia è Thomas Ruyant. Quinto, con 182 miglia di ritardo, è Yannick Bestaven che però vanta 10 ore e 15 minuti di abbuono ed è quindi in piena lotta per la vittoria.
Dietro di loro arriva fortissimo anche Giancarlo Pedote, impegnato a spingere al massimo la sua Prysmian per avere la meglio su un indomabile Damien Seguin.
Segue Jean Le Cam più staccato, ma che con le sue 16 ore di abbuono è al momento virtualmente davanti a Pedote.
Insomma un finale così il Vendée Globe, tra arrivi in volata e abbuoni da calcolare, non lo aveva mai vissuto. Sarà anche stato un Vendée più lento rispetto alle ultime due edizioni, ma le emozioni, lo spettacolo, i duelli e le storie umane e sportive non sono affatto mancate. Tra poche ore sapremo chi avrà vinto l’edizione più pazza di questo mitico giro del mondo.
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