
Tutti gli skipper del gruppo di testa sono rientrati nell’emisfero nord, Giancarlo Pedote lo ha fatto migliorando anche la sua posizione in classifica, che adesso lo vede in settima posizione dopo il sorpasso ai danni di Benjamin Dutreux.
La flotta naviga in un robusto Aliseo di nordest, in testa è tornato saldamente Charlie Dalin, che adesso ha 105 miglia di vantaggio su Thomas Ruyant.
Interessante la strategia di questa fase che per almeno altre 24-36 ore sarà di velocità pura. Gli skipper devono decidere una rotta che faccia una media tra avanzamento verso nord, velocità e posizionamento più o meno a ovest per rimanere vicini alla rotta ideale.
Dall’equilibrio di questi elementi verrà fuori la strategia di approccio verso l’ultima fase del giro del mondo, ovvero la “grande curva” per dirigersi verso Cape Finisterre prima e verso il traguardo di Les Sables poi.
Una linea d’arrivo che per Dalin è ancora lontana 2690 miglia, per Giancarlo Pedote sono invece ancora 2800 le miglia da percorrere.
Prysmian Group è impegnata in una modalità “attacco”, lo skipper toscano ha aumentato i “giri” della sua barca, mostrando una buona progressione negli alisei.
Si tratta del momento in cui realisticamente Pedote può ancora superare delle barche, l’obiettivo di tenere tutte quelle di vecchia generazione e senza foil alle sue spalle può essere alla portata.
Sarà interessante capire poi come negoziare la vasta area senza vento che dalle Canarie si estende per quasi tutta la larghezza dell’Atlantico, infilare il corridoio giusto potrebbe decidere questo pazzo e imprevedibile Vendée Globe.
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