La nave aveva 3 dei 4 motori fuori uso e non governava, il comandante nonostante la situazione non fosse ancora di piena emergenza aveva preferito lanciare il mayday e fatto calare entrambe le ancore per fermare la deriva della nave, mentre i suoi meccanici cercavano di far ripartire almeno uno dei tre motori fermi, quello che sarebbe servito a rendere di nuovo governabile la Viking Sky.
Il mayday portò all’evacuazione con elicotteri di 479 persone in due giorni di operazioni difficilissime, rese ancora più complesse dal naufragio di un cargo che ha richiesto l’attenzione dei soccorritori altrimenti impegnati sulla Viking.
Il 24 marzo dopo un intenso lavoro i meccanici della Viking sono riusciti a rimettere in moto tutti i motori e sotto la scorta di quattro rimorchiatori hanno raggiunto il porto.
Ieri si è saputo che il fermo dei motori era stato determinato dal basso livello dell’olio di lubrificazione dei motori. Un basso livello indotto dal sali e scendi della nave su onde alte oltre 6 metri. Ora bisognerà accertare se il livello dell’olio fosse già basso alla partenza della nave che ha solo due anni di vita.
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