sabato 15 marzo 2025
  aggiornamenti

Crack T-Blue, addio secondo posto

La conta dei danni parla di un’apertura nella scassa di uno dei daggerbord, un timone rotto e qualche altro danno al bulbo e alla lama di deriva, che tuttavia non si sono staccati, a testimonianza della solidità di questi VoR 70

SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER
GUIDE DI CHARTER
Mar Baltico – E’ iniziata con il botto, la nona tappa di Volvo Ocean Race, un trasferimento di appena cinquecento miglia da Marstrand a Stoccolma. Vittima dei bassi fondali che hanno caratterizzato il primo tratto di navigazione è stato Telefonica Blue. Lo scafo comandato da Bouwe Bekking nelle fasi di partenza ha urtato uno scoglio, vedendo così infranti, oltre che molti componenti della propria struttura, anche il sogno di conquistare il secondo posto in classifica generale ai danni di Puma, distante solo un punto.

Alla natura di quanto accaduto non c’è stato nè un errore nella cartografia, nè un po’ di sfortuna. Come ha candidamente ammesso lo stesso Bekking è stata una sbagliata valutazione a causare l’incidente. “Viaggiavamo a sedici nodi – ha detto – e abbiamo impattato contro uno scoglio. Pensavamo di essere sottovento alla secca e invece l’abbiamo presa in pieno”.

La conta dei danni parla di un’apertura nella scassa di uno dei daggerbord, un timone rotto e qualche altro danno al bulbo e alla lama di deriva, che tuttavia non si sono staccati, a testimonianza della solidità di questi VoR 70.

Possibile che Telefonica Blue riprenda il mare mercoledì o giovedì, anche se con tutta probabilità non farà in tempo a prendere punti in questo trasferimento. La corsa contro il tempo è per partecipare alla In-Port Race di Stoccolma, che prenderà il via nel pomeriggio di domenica 25 giugno. In simili condizioni, il secondo posto è un’utopia, anche se il pesante distacco di Ericsson 3 non desta troppe preoccupazioni per la salvaguardia almeno dell’ultimo gradino del podio.

Non è tuttavia la prima volta che Bekking e compagni incappano in un incidente simile. Già nelle acque di Qingdao, la barca iberica aveva colpito uno scoglio ed era stata costretta a rientrare in porto per poco più di ventiquattro ore. Nello stesso trasferimento, una rottura allo strallo di prua le aveva poi impedito di giocarsi la quinta tappa alla pari con gli altri. Tutti contrattempi che, se evitati, avrebbero potuto permettere a Telefonica Blue di puntare adesso a una ben altra posta in palio.

Intanto il resto della flotta, dopo essersi lasciata a poppa le pericolose secche al largo della costa svedese, è entrata nel mar Baltico e ha puntato la prua verso Stoccolma. Quando mancano duecento miglia all’arrivo, i VoR 70 navigano al lasco, a circa venti nodi di velocità, di venti provenienti da ponente di circa quindici-venti nodi. Sarà una vera e propria volata, in quanto tra il primo e l’ultimo del gruppo, rispettivamente Ericsson 4 e Delta Lloyd, non ci sono più di nove miglia di distacco.

Classifica provvisoria nona tappa:
1. Ericsson 4: 204 miglia all’arrivo
2. Puma: + 1 miglio
3. Ericsson 3: + 3 miglia
4. Telefonica Black: + 7 miglia
5. Green Dragon: + 8 miglia
6. Delta Lloyd: + 9 miglia

© Riproduzione riservata

SVN VIAGGI SVN VIAGGI SVN VIAGGI
ARTICOLI DI VIAGGI
Barcando Barcando Barcando
PUBBLICITÀ