Nel mondo delle piccole derive foil da singolo, c’è una barca che sta attirando sempre più appassionati. Si tratta del Waszp, un singolo che ricorda molto il Moth ma che ha costi più accessibili e una relativa maggiore facilità d’utilizzo.
In Italia è nata anche una classe nel 2018, dove figurano alcuni atleti che regatano già a buon livello anche internazionale. Tra questi c’è il neo campione del mondo Francesco Bertone, che ha appena conquistato il titolo iridato agli europei che si sono svolti in Spagna, imponendosi su una flotta di 45 timonieri. Un risultato che conferma quanto questa barca in Italia piaccia e potrebbe avere anche un futuro nelle scuole vela.
Il Waszp è stato progettato nel 2010 da Andrew McDougall, è lungo 3,35 metri, largo con le terrazze 2,25, ed è un foiler puro. La sua lunghezza è identica a quella del Moth, il singolo foil più veloce al mondo, da cui il progetto del Waszp deriva.
Ma allora quali sono le differenze tra queste due barche e perché il Waszp potrebbe essere impiegato anche nelle scuole vela?
Il Moth è una barca box rules, ovvero con una regola di classe che lascia un minimo di libertà ai progettisti. I Moth quindi sono leggermente diversi gli uni dagli altri, sono costruiti in materiali compositi avanzati con utilizzo di carbonio, e hanno la possibilità di cambiare la deriva centrale in base al vento.
Il Waszp invece è una barca monotipo costruita in vetroresina, e non prevede la possibilità di usare derive differenti, cosa che ne semplifica anche l’utilizzo. Il tutto si traduce in costi nettamente minori.
Se per un Moth oggi possono essere necessari anche oltre 25 mila euro, un Waszp ne costa circa la metà e non si spende nell’acquisto di differenti set di derive. Ha un costo superiore rispetto a una barca da singolo più classica come il Laser, che costa circa 9.000 euro, condizionando un po’ il suo utilizzo su larga scala.
Il piccolo singolo però viene già usato da qualche scuola vela come la Marvelia sul Lago di Como, o l’ASD Gulliver di Favignana, per avviare gli allievi alla vela foil.
Ci crede anche la FIV, che lo ha inserito nel programma Foiling Academy per sviluppare le classi volanti di interesse federale.
www.waszp.it
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