Quella della Williamsburg, 75 metri di lunghezza per 1200 tonnellate di stazza, è una lunga storia fatta di momenti di gloria e di oblio. Da anni si cerca di un investitore che la riporti al vecchio splendore, ma ora, forse è troppo tardi, la nave è un ammasso di ruggine semiaffondato.
I lavori di rimozione della nave, a cura della società Baia Petrusola, dureranno circa un mese, periodo in cui l'area interessata ai lavori per ragioni di sicurezza sarà interdetta alla navigazione.
La storia della Williamsburg ha inizio con il varo nel 1930, poi nel 1941 venne sequestrata dalla U.S. Navy e trasformata in nave da guerra operativa nella seconda guerra mondiale.
Nel 1945 ritornò al suo originale splendore, e divenne la nave dell'allora presidente degli Stati Uniti Truman che la volle in sostituzione del Potomac.
Truman amava il Williamsburg e vi passava volentieri del tempo per andare a pesca. La nave era attrezzata con barche di servizio proprio per permettere al presidente di praticare il suo passatempo preferito.
Quando Truman terminò il suo mandato e venne sostituito da Eisenhower, questi decise di vendere il Williamsburg che fu acquistato dalla Woods Hole Oceanographic Institution, un istituto oceanografico. Poi fu trasformato in un ristorante - museo galleggiante nel New Jersey. Infine nel 1993 arrivò in Italia presso il cantiere Valdettaro dell’ingegner Rolla, il quale aveva vinto una commessa milionaria per restaurarlo, ma nel 1995 il cantiere fallì per poi essere comprato dalla famiglia Vanelo nel 1997.
La nave venne in seguito portata a Muggiano, e qui, da anni, aspetta un acquirente che voglia restaurarla per salvaguardarne la storia, ma, nonostante più volte si siano intraprese trattative, il passaggio non è mai avvenuto e ormai la nave è diventata un ammasso di ruggine che poco alla volta si è riempita di falle e si è poggiata sul fondo semiaffondata.
Oggi il restauro è impossibile, il degrado è andato troppo avanti e quello di oggi è l’inizio dell’ultimo atto.
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