venerdì 13 dicembre 2024
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Quando l’easy sailing complica la vita in barca

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Sulle barche da crociera spariscono molte manovre, ma così diventa davvero tutto più facile seguendo l’onda dell’ l’easy sailing?

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Si fa presto a chiamarlo easy sailing, verrebbe da dire. Questa espressione oggi viene molto usata per descrivere le barche da crociera e soprattutto il layout delle loro manovre.

La tendenza di cantieri e progettisti è stata quella di semplificare il più possibile i modelli da crociera in modo tale da potere attirare anche un pubblico fatto non da specialisti, magari anche in arrivo dalle barche a motore.

Per fare questo stiamo assistendo, ormai da qualche anno, alla scomparsa di molte manovre, come per esempio i carrelli del fiocco e quello della randa. Pur essendo delle manovre che hanno una funzione importante, vengono spesso sacrificati per lasciare le superfici in coperta sgombre da eventuali inciampi.

Non solo questo, a sparire spesso sono anche i winch: capita sovente che in luogo dei classici 6 winch (due per le drizze, due per il fiocco e due per la randa), il numero venga ridotto a 4 e questi vengano posizionati molto a poppa, vicino alle timonerie.

Se concettualmente è logico rendere le barche da crociera facili da gestire in navigazione e adatte a tutti, non è detto che il ridurre il numero di manovre o posizionarle a ridosso del timone sia veramente qualcosa che renda la barca più “easy”.

Avere due winch in meno significa in alcuni casi non potere usare più manovre contemporaneamente, e dovere fare un cambio di scotta/drizza all’occorrenza per utilizzare il winch.

In più con tutte le manovre rinviate a poppa spesso si hanno metri e metri di cime tutte nello stesso posto, per questo motivo alcuni cantieri realizzano gavoni o tasche per potere stivare con ordine tutto lo scottame, ma sarebbero spazi che potrebbero essere utilizzati per altro.

Insomma si osserva una progressiva riduzione delle funzioni veliche della barca, che sul versante dei modelli da crociera viene vista sempre di più come una casa al mare e meno come un mezzo per affrontare navigazioni anche impegnative.

Si naviga meno a vela, ma in compenso si sta certamente più comodi nei grandi pozzetti completamente liberi da manovre. Tutto in fin dei conti dipende da cosa ci aspettiamo da una barca a vela e dal nostro modo di navigare.

Per questo motivo prima di acquistare una barca occorre farsi molte domande, del tipo: quanto navigherò a vela e in che condizioni? Mi interessa di più un aperitivo in un pozzetto senza ingombri o avere la barca ben regolata quando isso le vele?

Una questione di priorità, a ogni velista le sue.

© Riproduzione riservata

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