Molti si chiedono se andare in barca sia pericoloso, specialmente dopo l'affondamento del megayacht Bayesian. Ecco la risposta dei nostri esperti.
In questi giorni, molti si stanno chiedendo quanto sia pericoloso andare in barca, sia che si tratti di novelli che di persone con qualche anno di esperienza estiva.
La recente vicenda del megayacht supertecnologico Bayesian, affondato in rada con 7 persone a bordo, ha alimentato questi dubbi. Se un equipaggio di professionisti può perdere una barca di tale tecnologia e qualità costruttiva, cosa può accadere a chi naviga con imbarcazioni più piccole e meno sofisticate?
Sicurezza in mare: confronto con la guida su strada
La domanda è lecita e la risposta molto semplice: andare in barca è meno pericoloso che guidare un'auto. La maggior parte delle persone guida un'auto o una moto per tutta la vita senza incidenti significativi, eppure le statistiche dimostrano che la guida è più rischiosa del comando di una barca.
Quando siamo al volante, dobbiamo fare attenzione a mille dettagli: i tempi di reazione sono brevi e i pericoli possono derivare non solo dalle nostre azioni, ma anche da quelle degli altri.
In mare, invece, i tempi di reazione richiesti sono più lunghi. Una burrasca non arriva in un secondo, e una collisione non avviene istantaneamente.
Gli imprevisti in mare sono nella maggior parte dei casi prevedibili con un certo anticipo, come l'avvicinarsi di un’altra barca condotta da un pilota automatico, un oggetto alla deriva, o una barca che ha spedato e ci arriva addosso derivando.
Questi imprevisti solitamente si sviluppano in un arco di tempo che permette di riflettere e prendere le decisioni migliori.
In auto, invece, situazioni critiche, come l'improvvisa invasione della corsia oppost
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