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sabato 14 settembre 2024
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Quanto è pericoloso andare in barca a vela? Ecco cosa dicono gli esperti

Quanto è pericoloso andare in barca? Ecco cosa dicono gli esperti
Quanto è pericoloso andare in barca? Ecco cosa dicono gli esperti

Molti si chiedono se andare in barca sia pericoloso, specialmente dopo l'affondamento del megayacht Bayesian. Ecco la risposta dei nostri esperti.

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In questi giorni, molti si stanno chiedendo quanto sia pericoloso andare in barca, sia che si tratti di novelli che di persone con qualche anno di esperienza estiva.

La recente vicenda del megayacht supertecnologico Bayesian, affondato in rada con 7 persone a bordo, ha alimentato questi dubbi. Se un equipaggio di professionisti può perdere una barca di tale tecnologia e qualità costruttiva, cosa può accadere a chi naviga con imbarcazioni più piccole e meno sofisticate?

Sicurezza in mare: confronto con la guida su strada

La domanda è lecita e la risposta molto semplice: andare in barca è meno pericoloso che guidare un'auto. La maggior parte delle persone guida un'auto o una moto per tutta la vita senza incidenti significativi, eppure le statistiche dimostrano che la guida è più rischiosa del comando di una barca.

Quando siamo al volante, dobbiamo fare attenzione a mille dettagli: i tempi di reazione sono brevi e i pericoli possono derivare non solo dalle nostre azioni, ma anche da quelle degli altri.

In mare, invece, i tempi di reazione richiesti sono più lunghi. Una burrasca non arriva in un secondo, e una collisione non avviene istantaneamente.

Gli imprevisti in mare sono nella maggior parte dei casi prevedibili con un certo anticipo, come l'avvicinarsi di un’altra barca condotta da un pilota automatico, un oggetto alla deriva, o una barca che ha spedato e ci arriva addosso derivando.

Questi imprevisti solitamente si sviluppano in un arco di tempo che permette di riflettere e prendere le decisioni migliori.

In auto, invece, situazioni critiche, come l'improvvisa invasione della corsia opposta da parte di un camion, offrono pochissimo tempo di reazione.

La percezione del pericolo e la realtà delle statistiche

Certo, in mare le onde fanno paura, così come il vento che fischia o i fulmini che illuminano il cielo. Questi sono eventi che normalmente si affrontano al riparo di una casa o all'interno di un'auto.

Farlo in mare, magari di notte, quando le onde non si vedono ma si sente il loro impatto contro lo scafo, può generare un livello di apprensione molto alto.

Le statistiche, però, confermano che il numero di incidenti gravi in mare è molto basso.

Gli incidenti mortali in mare, escludendo quelli legati a situazioni drammatiche come le traversate dei migranti, sono rari e, in generale, il numero di vittime annuali è ben al di sotto della decina, a meno di eventi eccezionali come quello del Bayesian che ha visto la morte di 7 persone.

I pericoli più comuni in mare derivano dall'uso improprio del pilota automatico, dalle ferite subite con l’attrezzatura di bordo durante regate con vento molto forte o da persone investite da barche mentre nuotano.

Quindi, quanto è pericoloso andare in barca?

La risposta alla nostra domanda iniziale è chiara: andare in barca è un’attività con un tasso di pericolosità molto basso e gli incidenti mortali dovuti a burrasche o eventi come quello del Bayesian sono estremamente rari.

© Riproduzione riservata

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