sabato 12 ottobre 2024
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Il posto barca: tutto quello che devi sapere sul contratto di ormeggio

Il posto barca: tutto quello che devi sapere sul contratto di ormeggio
Il posto barca: tutto quello che devi sapere sul contratto di ormeggio

Cosa sapere sul contratto di ormeggio: durata, servizi inclusi e le responsabilità di chi gestisce il porto o l'approdo. Guida per diportisti e armatori.

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Uno dei problemi principali per chi decide di diventare armatore è l'ormeggio fisso, ossia dove lasciare la propria barca quando non è in navigazione.

Nonostante questa sia una questione cruciale per i diportisti, il contratto di ormeggio non è disciplinato specificamente nel Codice della Nautica da Diporto né nel Codice Civile.

La natura del contratto di ormeggio

Il contratto di ormeggio è considerato "atipico", poiché non esiste una normativa unitaria che ne regoli ogni aspetto.

Si tratta di un accordo con cui il gestore di un porto o approdo turistico concede a un diportista il diritto di stazionare con la propria unità in un determinato specchio d’acqua, il cosiddetto posto barca.

Oltre allo spazio fisico per l’ormeggio, il gestore può offrire una gamma di servizi accessori, come l’uso del tratto di molo o banchina adiacente lo spazio acqueo, somministrazioni di un bene come acqua ed energia e altre prestazioni, che devono essere specificate nel contratto.

La legislatura, come anticipato, non è chiara nel definire se questo tipo di accordo possa essere considerato un contratto di "deposito", il che implicherebbe “l’obbligo di custodire e di conservare in natura una cosa mobile” (art. 1766 c.c.), e dunque una diretta responsabilità del gestore.

Tuttavia, il diportista ha il diritto di spostarsi liberamente con la sua imbarcazione durante il periodo stabilito dal contratto e quando è a bordo, è egli stesso responsabile. L’ipotesi di un contratto di deposito, con annessi e connessi, sembra quindi non regga.

Allo stesso tempo, se il contratto prevede la custodia della barca questa si intenda estesa ad ogni bene a bordo, siano attrezzature proprie della barca o suppellettili ed è altresì bene che questa clausola sia specificata nel contratto, alle volte corredata con un elenco dettagliato dei beni in questione.

Contratto di ormeggio e locazione

La natura atipica del contratto di ormeggio fa sì che possa essere parzialmente assimilato a un contratto di locazione, poiché prevede la messa a disposizione di uno spazio acqueo o di un tratto di molo per l’imbarcazione.

Tuttavia, non si tratta di una locazione in senso stretto, poiché l’area è demaniale e, di conseguenza, il diportista non può esercitare pienamente i diritti di godimento del bene, come avviene per gli immobili.

La Cassazione si è più volte espressa definendo il contratto di ormeggio un contratto “atipico”, ovvero “quei contratti non espressamente disciplinati dal diritto civile ma creati ad hoc dalle parti, in base alle loro specifiche esigenze di negoziazione” (fonte Wikipedia).

La diretta conseguenza di questo vulnus è una serie di contratti di ormeggio che raramente hanno caratteristiche unitarie, per cui è vivamente consigliato analizzare bene ogni clausola contrattuale.

Durata del contratto di ormeggio

La durata del contratto di ormeggio è soggetta alla discrezionalità delle parti e può andare da un singolo giorno a diversi anni, ma mai oltre la durata della concessione demaniale del gestore.

Alcuni contratti possono prevedere il diritto di ormeggiare per periodi più lunghi, soprattutto in caso di concessioni pluriennali. In questi casi, il gestore può richiedere il pagamento anticipato di tutti i canoni previsti.

Esiste la possibilità di acquistare un posto barca, anche se il termine “acquistare” è improprio, ma ancora una volta la legislazione è un po’ farraginosa.

Il posto barca per sua natura è in acqua e l’articolo 822 del Codice Civile spiega che "fanno parte del demanio marittimo: il lido, la spiaggia, i porti, le rade; le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare; i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo".

Dunque, l’acqua è demaniale e i beni appartenenti al Demanio sono inalienabili e devono essere asserviti al bene della comunità.

Accade per cui che l’utilizzo di beni pubblici da parte di un privato sia sottoposto ad un procedimento amministrativo, che valuti caso per caso, la possibilità di cedere un bene demaniale.

Deve essere sottolineato che anche in caso di parere favorevole, non si tratterà mai di piena proprietà, non si potrà mai “usare e abusare della propria cosa”.

Per ottenere un posto barca in concessione, i comuni o le autorità che gestiscono gli specchi d’acqua si muovono in modo differente, promuovendo bandi periodici, oppure lasciando che sia il privato cittadino a proporsi spontaneamente presentando apposita richiesta.

È necessario informarsi per la zona d’interesse e rivolgersi all’autorità preposta, che può essere il comune, l’autorità portuale o l’autorità che gestisce l’area.

Attenzione, il posto barca non è necessariamente all’interno di una struttura come un porto, o un circolo. Esistono realtà dove i comuni concedono tratti di costa, anche molto brevi, adatti ad una sola unità, dove sarà poi il privato ad attrezzarsi per l’ormeggio. Solitamente avviene all’interno di canali o foci di fiume.

La possibilità di cedere il contratto o di subaffittare il posto barca può essere inclusa o esclusa nel contratto stesso, a seconda delle clausole inserite dalle parti.

Aspetti fiscali e IVA

Il corrispettivo pagato per l'ormeggio è soggetto all’IVA ordinaria, a meno che non si tratti di un Marina Resort, dove si applica un’aliquota ridotta.

Nel caso di contratti stipulati tra privati, si applica invece l'imposta di registro con un’aliquota del 2%. Per i porti turistici e i posti barca gestiti da società, sono previste regole antielusive per evitare frodi fiscali.

Il contratto di ormeggio rappresenta una realtà complessa, che può variare notevolmente a seconda delle specifiche condizioni contrattuali. Poiché ogni contratto è personalizzabile e può includere diversi servizi e responsabilità, è essenziale che il diportista esamini attentamente ogni clausola.

Questa attenzione ai dettagli permetterà di evitare spiacevoli sorprese e di garantire una gestione adeguata del proprio posto barca.

© Riproduzione riservata

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