
Si è svolta lo scorso weekend un’altra partecipata edizione della 151 Miglia, la celebre regata d’altura che quest’anno ha visto al via 180 imbarcazioni, sulle oltre 200 iscritte, ed è stata caratterizzata da condizioni di vento leggero.
Il percorso è stato ridotto dalle 151 miglia previste a 120: partenza da Livorno, boa a Marina di Pisa, il passaggio in Giraglia, poi l’Elba, e infine l’arrivo a Punta Ala senza passare dalle Formiche di Grosseto, come prevedeva il percorso intero.
La prima barca a tagliare l’arrivo, vincendo il Trofeo riservato al vincitore in tempo reale, è stata il Super Maxi australiano di 100’ Black Jack, armato da Peter Harburg e con il famoso neozelandese Brad Butterworth come skipper, al traguardo in poco più di 23 ore.
La vittoria generale della 151 Miglia, assegnata però con il tempo compensato ORC, è andata al Cookson 50 TestaCuore Race di Giacomo Loro Piana, che grazie ad una regata strategicamente perfetta ha avuto la meglio sulle oltre 120 barche del raggruppamento ORC International (oltre che nel gruppo ORC A). Il Cookson 50 si rivela ancora oggi, nonostante i quasi 20 anni d’età del progetto Farr, una barca attuale e adatta a tutte le condizioni, anche quelle di vento leggero viste in quasi tutta questa 151 Miglia.
“Siamo felicissimi. La 151 Miglia è una regata che amiamo e a cui partecipiamo da tanti anni, quindi vincere il premio più importante è una soddisfazione enorme per tutto il nostro equipaggio”, ha dichiarato Giacomo Loro Piana, armatore di TestaCuore Race.
“Negli anni scorsi avevamo partecipato con una delle barche più piccole di tutta la flotta, quest’anno abbiamo puntato a qualcosa di più ed è arrivato questo successo eccezionale, quindi non potevamo chiedere di meglio. Ci tengo a ringraziare tutta l’organizzazione della 151 Miglia, come sempre fantastica”.
Alle spalle di TestaCuore si è piazzato lo Swan 42 Fantaghirò di Carlandrea Simonelli, terzo posto per il Neo 570 Carbonita di Paolo Semeraro.
In regata anche il maxi volante FlyingNikka di Roberto Lacorte, alla prima uscita in una regata d’altura.
Vita dura per la barca del fondatore della 151 Miglia, che non ha mai trovato abbastanza vento per volare e si è dovuta accontentare di un 12mo posto in tempo reale, in vista di riprovarci in occasione della Rolex Giraglia.
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