giovedì 20 marzo 2025
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Alinghi e Oracle attendono il verdetto

Si è tenuta ieri l’udienza tra i due consorzi per stabilire in sede d’appello la legittimità di Ras al Khaimah come sede dell’evento. La sentenza della corte newyorkese potrebbe arrivare già la prossima settimana

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New York – Si è tenuta ieri l’ennesima udienza che ha visto coinvolti Alinghi e Bmw Oracle sul futuro della prossima Coppa America. All’ordine del giorno, per i togati della Corte di New York, c’era il ricorso in appello presentato dal defender sulla sentenza del giudice Kornreich che aveva dichiarato illegittima la sede di Ras Al Khaimah.
Alinghi, che pur tiene in considerazione l’ipotesi Valencia in caso di una nuova bocciatura per l’Emirato, ha rivendicato il proprio diritto di detentore del trofeo per selezionare liberamente la località. La richiesta del sindacato elvetico si scontrerebbe, però, con i dettami del Deed of Gift che impongono di scegliere una località dell’emisfero australe per una regata organizzata tra novembre e maggio (la prossima Coppa America si dovrebbe tenere a febbraio). Gli avvocati di Bertarelli, tuttavia, puntano a far valere le proprie ragioni tirando in ballo una precedente sentenza promulgata dal giudice Cahn, che aveva dato al defender totale libertà di scelta per la sede del trofeo.
Sull’altra sponda, Bmw Oracle ha confermato il parere contrario nei confronti di Ras Al Khaimah, puntando il dito contro l’antisportività di Alinghi per aver anche chiesto di posticipare la regata a maggio, così da poterla organizzare nell’Emirato, e di reintrodurre la regola che include i timoni nella misurazione della lunghezza al galleggiamento per squalificare il maxi-trimarano di Larry Ellison.
La sentenza della corte d’appello è attesa in tempi brevi e potrebbe arrivare già entro la prossima settimana.

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