Intanto, continua lo sviluppo del cat da novanta piedi che affronterà il trimarano di pari dimensioni costruito dal sindacato di Larry Ellison. Grant Simmer, coordinatore dei progettisti di Alinghi, ha fatto il punto sullo stato dei lavori. “Abbiamo cambiato l’albero poco dopo essere arrivati qui – ha detto – sostituendolo con uno più alto. Poi abbiamo lavorato sul range delle vele da utilizzare alle diverse intensità di vento, quindi abbiamo imparato quali sono i migliori angoli di navigazione nelle varie andature. In questa fase di allenamenti ci siamo concentrati sull’ottimizzazione delle performance”.
Per Alinghi 5, tuttavia, ci sono ancora molti progressi da fare. “Quello che posso dire – continua Simmer – è che ogni cosa in questa barca è così grande che ogni modifica deve essere pianificata per tempo. Ci sono dei nuovi componenti, realizzati in Svizzera, per cui abbiamo ancora un cantiere operativo”. L’ultimo pensiero di Simmer è rivolto a come potrebbe cambiare lo scenario della preparazione, se Valencia tornasse a essere la sede della Coppa America. “Da quando si è aperta questa possibilità – ha concluso – abbiamo adattato la barca alla maggiore variabilità prevista nella città spagnola. Naturalmente abbiamo ancora l’appello sulla decisione di Ras Al Khaimah, un punto su cui abbiamo molta fiducia perchè lo ritenamo il miglior posto per regatare con queste imbarcazioni a febbraio”.
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