giovedì 20 marzo 2025
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Nuove mosse per limitare i costi

Molti challenger chiedono ossigeno per arrivare pronti all'evento di San Francisco. E così gli organizzatori hanno varato alcuni provvedimenti per limitare le spese: tra questi, l'America's Cup World Series interamente con gli AC 45

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San Francisco – La Coppa America va incontro agli sfidanti. Già, perchè nonostante la pioggia di iscrizioni, ci sono forti possibilità che la gran parte dei tredici challenger rimasti (Mascalzone Latino si è già chiamato fuori) non riesca a presentarsi all'appuntamento con la prossima edizione, fissato per il 2013 a San Francisco. In una riunione congiunta tra America's Cup Race Management, defender e challenger, sono state così approvate alcune modifiche al regolamento per dare un po' di ossigeno ai team impegnati a trovare le risorse economiche necessarie per partecipare all'evento.
La più importante riguarda l'America's Cup World Series, il circuito propedeutico alla Coppa, che si disputerà interamente sugli AC 45 e non, come previsto inizialmente, il primo anno sui prototipi da quarantacinque piedi e quello successivo sui nuovi AC 72. La deadline per varare l'unità di Coppa è stata così posticipata al 1 luglio 2012 e i test in mare che precederanno le regate di San Francisco sono stati nuovamente regolamentati, con limitazioni imposte equamente a tutti i challenger.
Inoltre, il primo performance bond, una sorta di caparra assicurativa, di duecento mila dollari è stato sostituito da una quota d'ingresso della metà del prezzo, mentre per l'acquisto dell'AC 45 bisognerà versare un deposito non resitutibile pari al 50 per cento del prezzo della barca entro il prossimo 10 giugno. Infine, a discrezione del defender, sono ammesse iscrizioni e pagamenti in ritardo con le tempistiche prefissate.

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