mercoledì 19 marzo 2025
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Perché ci sono poche barche usate?

Cercando barche usate sui diversi siti si nota come il numero di new entry sia sempre molto limitato e la maggior parte delle barche presenti sono in vendita da mesi. Perché il mercato si è ristretto?

Perché ci sono poche barche usate?
Perché ci sono poche barche usate?
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Negli anni novanta, il maggior broker del Paese, Organizzazione Mare, con una decina di uffici lungo la costa tirrenica, gestiva nel suo database una media di 700 imbarcazioni in vendita, di cui circa 300 a vela.

In pratica, un solo broker aveva in vendita reale oltre il 50% dell’intero parco usato a vela che troviamo oggi in Italia.

Se si eliminano dagli annunci online le imbarcazioni che, per vari motivi, non sono realmente disponibili – perché inesistenti o proposte più volte da broker diversi – si scopre che il numero effettivo di barche a vela e a motore tra i 9 e i 24 metri realmente vendibili, ovvero con un prezzo adeguato al mercato e in condizioni accettabili, non supera le 500 unità in tutto il Paese.

Dove sono le barche in vendita?

C’è da chiedersi perché oggi ci sono meno barche in vendita di quante ce ne fossero una volta, nonostante il pubblico interessato alla nautica, in confronto a quello degli anni novanta, sia più che raddoppiato.

La risposta è complessa e dipende da molti fattori diversi, ma due in particolare incidono maggiormente.

Il primo è determinato dalla situazione economica attuale, caratterizzata da crisi e incertezze. L’aumento dell’inflazione, la cancellazione delle agevolazioni sull’IVA introdotte nel 2003 (oggi esistono ancora delle agevolazioni sull’IVA, ma sono più complesse da ottenere, come spiegato in questo articolo: Si può acquistare una barca senza pagare l’IVA?) e, l'instabilità generata da conflitti e crisi internazionali, spesso gestite in modo discutibile e contraddittorio da alcune figure di potere, stanno minando le certezze delle persone.

Quando le persone non hanno certezze e percepiscono instabilità, non investono, non comprano, si ritirano e si mettono sulla difensiva. E’ naturale che se si rinuncia a comprare la barca nuova, non si vende la propria, e questo meccanismo perverso si allunga per tutta la catena dell’usato, dalle barche seminuove a quelle molto vecchie.

Per questo in una situazione di crisi o stagnazione economica, il mercato dell’usato si svuota delle barche seminuove, e si carica di barche che “devono” essere vendute.

Barche che l’armatore vende per raggiunti limiti di età e intende uscire dalla nautica; barche che hanno problemi e si tenta di scaricarle a qualche malcapitato compratore; barche che hanno lavorato nel charter e che adesso la società vuole rimpiazzare con barche più giovani.

Il secondo motivo per cui ci sono meno barche sul mercato dell’usato, è che ci sono meno barche. Non è un brutto gioco di parole, è la realtà.

Negli ultimi dieci anni, circa 15.000 imbarcazioni – in prevalenza a motore, ma anche a vela – si sono cancellate dai registri. Per quanto la popolazione nautica sia raddoppiata rispetto agli anni novanta, il numero di persone disposte o in grado di investire nell’acquisto di una barca è diminuito sensibilmente.

Per questo le barche che escono dal mercato perché troppo vecchie o incidentate, non vengono sostituite e in mancanza di sostituzione, anche il mercato dell’usato ne risente.

Come comprare una barca usata

A questo punto la domanda è: se voglio una barca usata, come faccio a trovarla?

La risposta è semplice: studiando con molta attenzione il mercato e avendo pazienza.

Di barche ce ne sono poche, ma comunque ci sono. Molte barche non si trovano sui siti di vendita perché i broker le vendono prima di pubblicizzarle.

Ogni broker ha una lista di clienti conosce le loro esigenze. Quando entra una barca in vendita in buone condizioni e al giusto prezzo, spesso la vende direttamente a uno dei suoi clienti, senza nemmeno metterla in pubblicità.

Un consiglio utile è quello di parlare con i broker, comunicando la propria intenzione di acquistare un determinato tipo di barca. È importante anche richiamarli periodicamente per rimanere nella loro lista di potenziali acquirenti. In ultimo è bene non trattare subito le provvigioni, ma per lo meno aspettare che il broker trovi l’imbarcazione giusta.

Un altro modo che funziona bene quando il mercato cammina, meno quando, come in questo momento, è molto lento, è quello chi chiamare i concessionari e gli importatori dei marchi che vi interessano.

Concessionari e importatori per vendere una barca nuova, spesso, ritirano una barca usata che devono rivendere. Difficilmente un concessionario o un importatore ritirerà una barca che non sta bene.

Se questi sa che voi cercate una barca come quella che ha preso in permuta, non mancherà di farvi una telefonata. Considerate anche che un concessionario o importatore che vi vende un suo ritiro, non può chiedervi la provvigione di vendita.

Comprare la barca da charter?

Un altro sistema per trovare la barca d’occasione da comprare che sta prendendo sempre più piede è quello di comprare una barca ex charter.

Per farlo però bisogna sgombrare il campo da qualche falsa convinzione. Prima di tutto, non è vero che una barca da charter sia in condizioni peggiori di una barca armatoriale.

Una barca da charter ha una manutenzione di cui una barca armatoriale molto difficilmente gode. Di contro la barca da charter è soggetta a un’usura maggiore dovuta all’uso intensivo del motore, delle pompe di sentina e doccia, dell’autoclave e delle vele, rispetto a una barca privata.

Oggi ci sono delle società di charter che offrono le loro barche con una serie di componenti nuove, ad esempio, Sailitalia di Procida, sulle sue barche usate, offre la tappezzeria e le vele nuove.

Un altro pregiudizio sul charter è che queste barche costino meno delle barche private, anche questo non è vero.

La barca da charter di solito costa tanto quanto una barca privata proprio perché, per quanto abbia più ore di navigazione, ha una manutenzione più attenta e puntuale di quella di una barca di un privato.

In ultimo si consideri che la barca da charter è fatturabile, quindi si può fare un leasing.

Comprare una barca usata in un periodo di crisi economica, al contrario di quanto si possa pensare, è più difficile che farlo in un periodo in cui l’economia cammina bene, ma i modi ci sono, basta conoscere bene il mercato.

© Riproduzione riservata

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