Il gruppo Beneteau, leader nella produzione di barche a vela, ha annunciato con un comunicato stampa di aver avviato una trattativa con Trigano, produttore di camper e attrezzature per esterni, per la vendita della sua controllata Bio Habitat, specializzata nella produzione di case mobili.
La cessione, i cui termini economici non sono stati resi noti, dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno e vedrà Beneteau abbandonare completamente il mercato immobiliare, sul quale aveva iniziato a investire nel 1994 con il lancio dei primi modelli O'hara.
Il gruppo si concentrerà ora esclusivamente sulla sua attività storica, la produzione di barche, iniziata nel lontano 1884 con la realizzazione di imbarcazioni da pesca in legno e poi convertita al diporto e alla vetroresina negli ultimi decenni.
Bio Habitat, che nel 2022 ha generato duecento milioni di ricavi, pari al 17% del fatturato del gruppo, gestisce tre marchi (O'Hara, IRM e Coco Sweet) e ha sei centri di produzione dislocati in Francia e in Italia, dove sono occupati novecento dei circa ottomila dipendenti totali di Beneteau e che passerebbero tutti a Trigano.
Il ricavato della vendita sarà investito nello sviluppo tecnologico degli altri marchi dell’azienda, in particolare nello studio e nella realizzazione di sistemi di propulsione alternativi a quelli attuali che entro il 2030 dovrebbero essere applicati a tutte le imbarcazioni prodotte dal cantiere francese.
Bruno Thivoyon, amministratore delegato del Gruppo Beneteau, ha dichiarato: "Per Beneteau, questo progetto di vendita rappresenta un importante passo avanti perché permette al gruppo di concentrare il proprio sviluppo, le innovazioni e la continua ricerca dell'eccellenza sul mercato nautico, perseguendo al contempo la propria missione: facilitare l'accesso al mondo della nautica al maggior numero di persone possibile, attraverso la creazione di soluzioni semplici, innovative e sostenibili."
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