Quando l’uomo è stato fuori bordo, inizialmente è rimasto attaccato alla barca grazie alla sua cintura di sicurezza, ma poi qualche cosa si è rotto e lui si è perso in mare.
L’equipaggio lo ha recuperato dopo 36 minuti e purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione, Simon non ce l’ha fatta.
Ora, a distanza di qualche mese, il Marine Accident Investigation Branch (MAIB), l’organismo britannico incarico di investigare sugli incidenti in mare che avvengono in acque britanniche o in cui sono coinvolti cittadini inglesi, ha pubblicato il rapporto relativo alla sua indagine sul caso di Spears.
La commissione investigativa del MAIB prima di pronunciarsi ha eseguito una serie di prove sui materiali e ha determinato che la causa della caduta in mare di Spears, dopo che questo era stato gettato fuori bordo rimanendo attaccato alla barca grazie alla cintura di sicurezza, è da ricercarsi nel cedimento del gancio della cintura di sicurezza.
Il gancio della cintura di Simon Spears era in acciaio inox con un carico di rottura di 1000 kg. Tuttavia, dalle analisi del MAIB, risulta che il gancio poteva resistere a sforzi di una tonnellata se questi fossero arrivati sul suo asse longitudinale, mentre non era in grado di resistere se questi si fossero esercitati lateralmente, come è avvenuto nel caso di Spears perché il gancio si è incastrato in un candeliere che gli ha fatto fare leva.
Il MAIB ha quindi raccomandato che quando si usa la cintura di sicurezza bisogna accertarsi che i ganci di questa non possano incastrarsi in parti della coperta o sue attrezzature e su di queste fare leva.
© Riproduzione riservata