Fermo restando una costruzione di ottimo livello dove c’è un ampio uso del carbonio e di altri materiali nobili, il nuovo Catana 50, presentato in questi giorni, dimostra questa correzione di rotta.
Gli scafi rimangono sottili per poter solcare le onde senza saltarci sopra, requisito essenziale per chi vuole fare lunghe navigazioni in mare con un catamarano, ma alcune regolazioni, come il lungo binario di poppa dove scorre il carrello del trasto per il controllo della randa, non c’è più (anche se molto probabilmente lo si ritroverà nell’elenco accessori). Al suo posto i due paranchi che permettono un controllo più soft della grande vela principale.
L’elemento che però cambia radicalmente la classe dei catamarani Catana è la disposizione della timoneria. Una barca che deve affrontare mari molto impegnativi, propri delle alte latitudini, deve avere le due timonerie basse, come hanno sempre avuto tutti i modelli Catana, mentre il nuovo 50 ha una timoneria a mezza altezza tra pozzetto e tuga.
La timoneria alta consente di avere molto più spazio e una visione a 360° che le timonerie basse non permettono, di contro il timoniere è seduto in alto dove il catamarano rolla di più e soprattutto non può muoversi come farebbe dalle timonerie laterali.
Il riposizionamento della timoneria segnala la volontà del cantiere di spostarsi verso un pubblico più crocieristico come è giusto che sia. Il Gruppo Catana è un grande gruppo che ha bisogno di fare fatturati, fatturati che non si fanno vendendo pochi scafi l’anno a un pubblico di skipper che mirano al giro del mondo.
Un'altra conseguenza di questa scelta di campo è la mutuazione di alcuni concetti dai disegni dei Bali, un altro marchio che fa parte del gruppo e i cui modelli sono disegnati da Oliver Poncin, proprietario del gruppo.
Bali deve la sua fortuna all’interpretazione molto innovativa del pozzetto delle sue barche; questi diventano molto più grandi del normale grazie alla possibilità di aprire completamente le pareti che dividono la dinette dal pozzetto. L’apertura della parete ha creato un pozzetto-dinette che si è rilevato molto utile e apprezzato dai clienti Bali e che ora è riproposto anche sul nuovo Catana 50.
Sarebbe però sbagliato pensare che con questo 50 Catana si voglia omologare ai cat da crociera che si trovano sul mercato. Il nuovo 50 rimane una barca da navigazione con una grande superficie velica, con i draggerboard per contrastare lo scarroccio, con un disegno degli scafi profondamente diverso da quello dei catamarani industriali pensati per le crociere sotto-costa.
Catana è e rimane un cat da lunghe navigazioni, solo che si è preso atto che la maggior parte di queste barche navigano su fasce dove alcune cose non sono indispensabili e, al loro posto, se ne possono ottenere altre che aumentino la comodità di chi ci vive a bordo che, su questi catamarani, lo fa per molti mesi l’anno.
• designer Olivier PONCIN
• L.f.t. 15,75 m
• Lunghezza scafo 14,99 m
• Lunghezza al galleggiamento 14,96 m
• Baglio massimo 7,83 m
• Dislocamento 12,700 kg
• Pescaggio, deriva su 1,17 m
• Pescaggio deriva giù 2,49 m
• Superficie velica 90 m²
• Genova 64 m²
• Gennaker 130 m²
• Code 0 105 m²
• Motori 2 X 45 o 57 hp
• Capacità acqua dolce 800 l
• Capacità carburante 800 l
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