Il sunto delle due interviste è che nessuno sa ancora, a 72 ore dal primo colpo di cannone, se la Coppa America partirà o no il 7 luglio.
Bertelli, a dir poco, è furioso, e minaccia di fermare la Coppa. Il padron di Luna Rossa dichiara che Iain Murray, insieme a Oracle e Artemis, hanno cambiato le regole per facilitare Oracle che si trova in difficoltà.
All’inizio di questa Coppa, i Kiwi, hanno progettato dei timoni che erano in grado di far letteralmente volare le barche. Cayard, CEO di Artemis, ha snobbato gli studi neozelandesi – spiega Bertelli al Corriere - e il team Oracle non è stato in grado di fare altrettanto bene come i neozelandesi. Luna Rossa, arrivata alla Coppa con molto ritardo, ha acquistato la tecnologia dei timoni dai kiwi. Così ora ci sono due team, Luna Rossa e New Zealand che hanno timoni in grado di far alzare le barche dall’acqua mantenendole stabili, mentre Artemis e Oracle non sono in grado di farlo. Da qui la necessità di cambiare le regole in corsa.
Senza nuovi timoni Oracle avrebbe delle grandi chances di perdere questa Coppa e per evitarlo sarebbe capace di tutto.
Bertelli non ci sta. Il regolamento della Coppa America parla chiaro, le regole in corsa si cambiano solo con l’accordo di tutti, e quell’accordo non c'è.
Il comitato organizzativo ha deciso di riunirsi per valutare la protesta di Luna Rossa l’8 luglio, ovvero dopo che le barche hanno già iniziato a gareggiare, ma se Luna Rossa e Team News Zeland scenderanno in acqua prima del verdetto della giuria, accetterebbero in modo implicito le nuove regole.
Per questo Bertelli ha detto che se la giuria non si riunisce prima, “Luna Rossa non corre e se Luna Rossa non corre non c’è Coppa America”.
© Riproduzione riservata