I due team avevano accusato Iain Murray di fare il gioco dei padroni di casa, ovvero del team Oracle, e di voler cambiare le regole sui timoni non per questioni di sicurezza, ma per favorire Oracle che ritrovando nei punti il suo tallone di Achille, potrebbe rischiare di perdere il titolo.
Il regolamento di Coppa dice che una volta stabilite le regole di ingaggio e quelle di costruzione delle barche, queste non possono essere cambiate se non con l’accordo di tutti i team partecipanti.
La decisione sulla modifica dei timoni, dice oggi, Iain Murray, è stata presa all’unanimità. “Quando ci siamo riuniti per discutere le 37 regole, Grant Dalton, uscendo dalla stanza, mi ha stretto la mano e mi ha fatto i complimenti per come avevo gestito tutta la faccenda, assicurandomi che da parte dei neozelandesi non ci sarebbe stato alcun ripensamento” dice Murray ai giornalisti.
“Quando non si è trovato un accordo – continua Murray – ho dovuto prendere una decisione per garantire la sicurezza della competizione e le regole sui nuovi timoni e sul peso della barca, facevano parte di questa decisione.”
Murray è molto arrabbiato con Luna Tossa e Team New Zeland che dalle loro dichiarazioni, lo considerano più il cavalier servente di Russel Coutts che il direttore di regata arbitro imparziale della competizione. “I team – spiega Murray - asseriscono che Oracle ha diverse settimane di tempo per mettere a posto i nuovi timoni, mentre loro devono iniziare a gareggiare domani senza avere il tempo di fare le modifiche, ma questo non è corretto. I team possono iniziare a regatare con le attrezzature che hanno ora e poi apportare le modifiche.”
Le spiegazioni di Murray non convincono nessuno. Se i timoni sono così importanti, perché da domani si può regatare con i vecchi timoni e sostituirli dopo, una cosa o è pericolosa o non lo è.
I timoni di barche come gli AC72 sono parti molto delicate che hanno bisogno di mesi di studio per essere messe a punto, tanto che Luna Rossa, conscia di essere arrivata alla Coppa con grande ritaro, ha acquistato la tecnologia dei timoni dal team neozelandese.
Come è possibile allora pensare di modificare sostanzialmente questi in pochi giorni. Non è più pericoloso andare in mare con appendici che non si è avuto il tempo di provare.
Staremo a vedere se si troverà un giusto compromesso e se domani Luna Rossa prenderà parte alla prima regata della Louis Vuitton Cup.
La diatriba va avanti, ma la Coppa, nel frattempo, è già morta.
Almeno in Italia, nonostante la presenza di Luna Rossa, l’interesse verso l’evento è al minimo storico. D'altronde che interesse ci può essere per una competizione sportiva dove la vittoria la si vuole decidere in tribunale più che sui campi di gioco?
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