“Denecia approdi nella pandemia”, questo il titolo del suo quarto libro, autore della 'Musica del mare', racconta una crociera durante l’estate più strana del terzo millennio.
Roberto Soldatini, nato a Roma nel 1960, è direttore d’orchestra, compositore, violoncellista e scrittore e vive sulla sua barca a vela Denecia II, alternando ogni anno sei mesi di navigazione in solitario e sei mesi in porto per svernare.
“Denecia approdi nella pandemia” è un libro a metà tra un portolano, un diario di viaggio e un resoconto della situazione stranissima di porti e paesi sconvolti dal virus della pandemia del nostro millennio il Covid-19.
Mentre molti di noi sognavano la propria barca guardando fuori dalla finestra di casa, in una situazione di emergenza nazionale, Roberto Soldatini risaliva Ionio e Adriatico a bordo della sua casa galleggiante.
Tremila miglia che dalle coste partenopee, attraverso Grecia, Albania, Montenegro e Dalmazia lo hanno portato al suo ultimo approdo, a Venezia.
Nulla di strano per il Maestro che, abbandonata la sua carriera di musicista, da qualche anno ha trasferito la sua residenza – primo italiano a farlo – a bordo del suo Moody 44 e da allora vive sei mesi in porto e sei mesi per mare.
Nulla di strano, se non fosse che questa crociera si è snocciolata attraverso i porti di una pandemia, in pieno lockdown e questa volta non sono stati i fortunali o il vento avverso a mettere in difficoltà barca ed equipaggio, ma le difficoltà burocratiche e i carteggi di chi in barca non ci va in vacanza, ma ci vive tutto l’anno e deve attraversare confini nazionali di paesi battuti dalla pandemia.
Il libro descrive i molti approdi dove Denecia ha gettato l’ancora lungo queste tremila miglia, ancoraggi dove spesso barca ed equipaggio erano gli unici protagonisti della baia.
A impreziosire la copertina, un acquerello di Michele Gallucci, compagno di Soldatini lungo la rotta. Il prezzo di copertina è di 17 euro.
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