Le condizioni meteo sono impegnative, con trentacinque nodi di vento e onde di tre metri, ma non estreme come molte volte capita in quell’angolo di mondo. “Sto incrociando le dita – ha detto ieri la ragazza – perchè le nubi si allontanino e mi permettano di vedere questo incredibile spettacolo della natura”. Jessica è anche rinfrancata dalla presenza dei genitori, che sono decollati da Punta Arenas, in Cile, per sorvolare la barca della figlia e parlarci attraverso il vhf di bordo. Ad accompagnare la velista e la sua Ella’s Pink Lady nell’approdo in Atlantico ci saranno anche due navi mercantili che, come ha raccontato la stessa Watson, gli navigheranno a vista. “E’ circa un mese che non vedo una barca – ha detto la skipper – e tre che non vedo una persona. Non ero più abituata a tutta questa attenzione intorno a me”.
Intanto, in quella che sta diventando una vera e propria tendenza del momento, anche un’altra giovane skipper si sta preparando a levare gli ormeggi per la circumnavigazione del globo in solitario. Si tratta di Abby Sunderland che ha qualche mese in meno di Jessica e dovrebbe partire dalla California sabato prossimo.
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