venerdì 24 gennaio 2025
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Mark Slats è secondo

L'olandese è arrivato ieri sera alle 22,18 accolto da una folla di supporters

Golden Globe Race 2018: Mark Slats è secondo
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Les Sable d’Olonne (Francia) - Il 41enne skipper olandese Mark Slats a bordo del suo Rustler 36 Ophen Maverick ha conquistato, la scorsa notte, il secondo posto assoluto nella Golden Globe Race 2018.
Slats, arrivato alle 22,18, ha trovato ad accoglierlo un folto gruppo di suoi sostenitori olandesi, francesi e britannici.

Quella di Slats è stata una regata dura, segnata da errori, colpi di fortuna e altrettanti colpi di sfortuna. Lo skipper olandese, da prima ha perso molte miglia sul suo rivale francese, il 73 enne Jean Luc Van den Heed che il 29 gennaio ha chiuso la sua Golden Globe al primo posto. Una perdita dovuta a una scelta sbagliata: Slats aveva deciso di seguire la rotta dei vecchi clipper. Scelta che gli è costata da subito 900 miglia. La distanza si è poi duplicata arrivando sino a 2000 miglia nell’oceano Pacifico meridionale.

Poi, Van Heed ha danneggiato l’albero e questo lo ha portato a rallentare, permettendo così a Slats di recuperare. Entrambi gli skipper navigavano su di un Rustler 36. Questo è stato il grande colpo di fortuna dell’olandese.

A Capo Horn, Slats aveva recuperato 500 miglia e in Atlantico ne ha recuperate altre 450, arrivando a 50 miglia di distanza dal suo avversario quando erano all’altezza delle Azzorre. Slats, probabilmente a quel punto era sicuro di poter riprendere Van Heed che stava pagando amaramente il danno all’albero.

Poi la fortuna ha voluto ristabilire un equilibrio. La licenza di radioamatore di Slats non era regolare (così come quella di Van Heed) e per questo non ha potuto ricevere informazioni meteo per 7 giorni, il che lo ha costretto ad avanzare alla cieca e lo ha portato a impantanarsi in diverse zone di bonaccia che gli hanno fatto perdere buona parte delle miglia che aveva recuperato. Van Heed, aveva lo stesso problema, ma lui aveva degli amici a terra che nonostante la licenza non regolare continuavano a inviargli informazioni meteo permettendogli di prendere la strada giusta.

Alla fine quando Van Heed è arrivato, Slats era nel mezzo di una burrasca nel golfo di Biscaglia a 300 miglia di distanza.

Quando uno dei giornalisti al suo arrivo gli ha chiesto quale è stato il peggior momento, Slats ha risposto che il peggior momento in assoluto lo ha vissuto quando, nell’oceano indiano ha dovuto combattere contro una tempesta con venti a 60 – 70 nodi nell’oceano indiano per più giorni. Nella stessa area c’erano anche l’iralndese Gregor McGuckin e l’indiano Abhilash Tomy. I tre avevano stabilito di chiamarsi ogni tre ore per garantirsi che tutto procedesse bene. Lo fecero per diverso tempo, le ore passavano e la tempesta infuriava e quegli intervalli di tre ore servivano anche a dare un po’ d’ordine a quel caos dove mare e cielo non si distinguevano più. Poi a una chiamata, gli altri non risposero, nessuno dei due, e Slats ebbe paura, molta paura.

Più tardi seppe che i due, uno dopo l’latro, avevano scuffiato. Abhilash Tomy si era ferito malamente ed era rimasto bloccato sulla cuccetta sino all’arrivo dei soccorsi con il moncone dell’albero che batteva contro lo scafo rischiando di aprirlo in ogni momento.

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