Colpo di scena sul fronte dei cantieri, con una notizia che arriva dalla Germania e riguarda il Gruppo Hanse.
Il Gruppo Hanse, uno dei più grandi presenti sul mercato della vela e delle barche a motore, ha comunicato di aver raggiunto un accordo per la vendita del marchio Privilege Marine, costruttore di catamarani di lusso.
La Privilege era stata acquistata dal gruppo Hanse 3 anni fa.
Privilege è un nome storico tra i produttori francesi, questo venne fondato negli anni ’80 da Philippe Jeantot, l’inventore del Vendée Globe. Oggi il cantiere produce una gamma composta da tre catamarani, il Signature 510, il 580 e il 650.
Il cantiere, se l’operazione arriverà alla conclusione, passerà nelle mani di un consorzio guidato da Gilles Wagner che attualmente è ancora il CEO del cantiere francese che ieri, 16 giugno ha firmato un protocollo d’intesa con il management del gruppo secondo il quale il gruppo Hanse è impegnato a vendere al consorzio guidato da Wagner il pacchetto azionario che garantisce il controllo del cantiere.
Per quanto l’Hanse, come è abitudine dell’ufficio stampa del gruppo, nel suo comunicato abbia vantato successi eclatanti con il marchio Privilege, è probabile che questo non abbia raggiunto gli obbiettivi fissati e per questo sia stato considerato non più interessante per la strategia del gruppo.
Il gruppo tedesco ha nel suo portfolio marchi come Dehler e Moody per la vela (oltre ad Hanse), Sealine, Fjord e Ryck per il motore.
Privilege nelle intenzioni iniziali doveva essere la ciliegina, il marchio di lusso di altissima fascia, insomma l’asso nella manica del Gruppo. La scintilla però non è scoccata, anche perché il cantiere ha continuato ad avere la sua sede staccata a Les Sables e la produzione non è mai stata integrata.
Sicuramente la solidità della Privilege non è compromessa perché Wagner ne è CEO dal 2012, è lui che ha guidato l’acquisizione da parte di Hanse e ora è sempre lui a rivenderlo, diventando questa volta, proprietario.
Se un uomo così addentro al cantiere decide di compralo, significa che il cantiere ha delle ottime prospettive, anche se, forse, queste non coincidevano con i piani del gruppo Hanse.
© Riproduzione riservata