Si tratta in pratica di appendici orizzontali, retraibili, la cui funzione è soprattutto quella di migliorare la qualità di navigazione della barca.
In che modo? Prima di tutto riducendone lo sbandamento, e quindi aumentandone la potenza sotto tela.
Una barca che sbanda meno è più veloce, scarroccia meno, e di bolina, anche se i benefici sono anche nelle altre andature, ha quindi delle caratteristiche decisive per risalire meglio il vento.
Questi foil riducono anche un minimo la resistenza idrodinamica alzando leggermente lo scafo dall’acqua.
Infiniti ha applicato questo concetto su barche anche utilizzabili in crociera, questa volta il 52 è invece un mezzo più spinto verso il mondo delle regate.
Il look è molto aggressivo, con una prua completamente inversa dove svetta un’imponente delfiniera per armare enormi asimmetrici o vele tipo Code Zero.
La barca, lunga 16 metri, è abbastanza larga, 4,5 metri, e ha un pescaggio di ben 3,6 metri che lascia pochi dubbi sulla volontà di sprigionare performance decisamente importanti. Di bolina avrà una superficie velica massima di 175 mq, ai quali in poppa andranno aggiunte vele asimmetriche ben superiori ai 200 mq di superficie.
Tutte le manovre correranno a scomparsa e a vista in coperta ci sarà ben poco per ottenere la massima pulizia del ponte.
Quanto costa un 52 piedi di questo genere, attrezzato di foil?
L’Infiniti 52 dovrebbe avere al pubblico un prezzo di partenza che si aggira intorno ai 970.000 euro tasse escluse.
© Riproduzione riservata