Da quest’anno a Ischia Ponte sono stati collocati due campi boa, uno a sud e uno a nord rispetto il Castello Aragonese. I campi sono per barche di piccole dimensioni, ma in quello a sud del castello ci sono tre posti per barche fino a 15 metri.
Il gestore è Angelo Cassano (Cell. 338 8230064). Le boe sono senza corpo morto ma con pali di acciaio che vengono infilati nel terreno. Al termine di questi c’è un rampino che si apre meccanicamente. La tenuta è di circa 20 tonnellate.
Angelo offre anche un servizio di taxi boat incluso nel prezzo per andare a terra e tornare in barca, il servizio è attivo 24 ore su 24 con la barca e conduttore sempre pronti all’imbarco. Il prezzo della boa è di circa 100 euro a notte per un 42 piedi.
In realtà non servirebbe prendere la boa a Ischia ponte, perché la rada antistante è ben protetta e il fondale misto di sabbia e Posidonia, non fosse che il Parco di Nettuno ha messo un divieto di ancoraggio su buona parte delle baie delle isole Flegree.
Un divieto che esiste da anni e che da anni nessuno rispetta, ma quest’anno già un paio di volte la Guardia di Finanza ha fatto rispettare elevando multe da 800 euro.
La cosa che lascia perplessi è che neanche il Parco rispetta il suo stesso divieto, un divieto che ha ragione d’essere perché bisogna salvaguardare l’integrità delle posidonie, ma se si paga una tassa al parco, questo rilascia un permesso di ancoraggio.
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