I venti di recessione previsti sull’Europa per la prima parte del 2023 stanno mettendo in allarme gli istituti di leasing.
La CGMer, CGI e diversi operatori finanziari italiani stanno diventando più attenti nel rilascio dei loro leasing ai privati per l’acquisto di una barca, maggiore attenzione che comporta un forte allungamento dei tempi per vagliare le pratiche di richiesta.
Anche se al momento non si registra un rallentamento del mercato, gli istituti di credito, che dopo l’enorme quantità di pratiche andate in sofferenza con la crisi del 2008 sono molto più prudenti, temono che il rallentamento dell’economia possa creare difficoltà tra i loro clienti e si comportano di conseguenza riducendo i finanziamenti.
In vista della recessione che dovrebbe investire questo ultimo trimestre del 2022 e il primo del 2023, gli operatori finanziari stanno anche riducendo i crediti concessi agli importatori per comprare le barche in stock.
I diversi fattori messi insieme, riduzione dei leasing ai privati, allungamento dei tempi e riduzione dei plafond degli operatori, necessariamente provocheranno una riduzione del numero di barche vendute riaprendo per il 2024 la possibilità di avere una barca senza attese bibliche.
Allo stesso tempo la situazione dovrebbe portare a un rallentamento della dinamica dei prezzi e consigliare i cantieri di moderare gli aumenti, aumenti che in questi due anni hanno avuto una forte componente speculativa e che comunque continueranno sin tanto che l’inflazione farà salire il costo delle forniture necessarie alla costruzione delle barche.
Se le previsioni sono corrette la crescita dovrebbe riprendere già dal secondo o terzo trimestre del 2023 e per fine del prossimo anno, i leasing dovrebbero tornare a operare come accadeva sino a qualche mese fa ristabilendo una regolarità sia nell’accettazione delle pratiche che nei tempi di risposta a queste.
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