La proposta dell’azienda d’Oltralpe, che sembra essere già stata accettata dai creditori, è quella di pagare una somma leggermente inferiore di quella dovuta (18 milioni di euro anzichè 22), spalmata in sette anni. Una soluzione che potrebbe portare un po’ di ossigeno al gruppo transalpino, dopo aver visto ridurre nell’ultimo anno il giro d’affari di circa il 50 per cento.
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