Si chiude il Multihull Boat Show della Grand Motte, l’unico salone europeo totalmente dedicato ai multiscafi. Noi di SVN solovelanet ci siamo stati e abbiamo realizzato un servizio esclusivo in video che trovi qui correlato.
Delle 63 barche annunciate se ne sono presentate meno di 60. Nonostante l'assenza di world premiere, due European Premiere hanno catturato l'attenzione: l'HH44, bellissimo catamarano d’altura che segna un momento di svolta nell’immagine del cantiere cinese, e il Natutech 48, probabilmente la più bella novità del salone dove efficienza tecnologica e stile si incontrano a creare una barca che parla di un nuovo modo di fare catamarani.
Se da una parte si è sentita la mancanza delle grandi unità, dall’altra è indiscutibile il successo di pubblico che è arrivato in grande quantità.
Un pubblico appassionato e, vista la difficoltà di raggiungere La Grande-Motte da molte capitali europee, sicuramente molto motivato.
Tra i tanti appassionati giunti al salone la maggioranza viene per vedere i catamarani d’altura, le barche con le quali fare il giro del mondo o comunque lunghe navigazioni oceaniche. Barche in cui sembra si stia specializzando il salone
Il fenomeno è comprensibile visto che qui arrivano barche che in altri saloni non sono visibili, barche che per raggiungere La Grande-Motte navigano letteralmente per mezzo mondo, provenienti dalla Cina, Filippine e Sud Africa.
La maggioranza delle imbarcazioni esposte sono a vela e si va dai prodotti industriali dei grandi cantieri francesi come Lagoon, Fountaine Pajot, Balì e Nautitech, all’italiana C-CAT che ha portato l’ultima rivisitazione del suo C-Cat 48 che migliora sempre più soprattutto nelle finiture. Qui anche Outremer che, avendo la sua sede proprio davanti ai cancelli del Salone, è presente con tutta la gamma per arrivare a barche mai viste in Europa come il sudafricano Balance 442.
Più ristretta la rappresentanza delle barche a motore che si limita a meno di dieci modelli. Tra questi a fare da padrone sono i catamarani della Prestige, l’M48 e l’M8, i primi due modelli della nuova gamma Prestige che spiccano per stile e piacevolezza degli interni oltre che per soluzioni tecniche che sono in continua evoluzione.
In questo panorama unico nel suo genere in Europa, l’organizzazione del salone non brilla.
Arrangiata e più vicina a quella di una fiera di paese che a quella di un salone internazionale è tristemente franco centrica. Il personale parla poco inglese e sembra avere più fastidio che piacere nell’ospitare i giornalisti stranieri, per i quali non è stato approntato neanche un servizio di WIFI per poter svolgere il proprio lavoro.
Se negli ultimi anni il salone non si è sviluppato come ci si sarebbe aspettati, ora le cose dovrebbero cambiare e dalla prossima edizione si dovrebbero poter vedere dei miglioramenti, infatti nell’organizzazione del salone è subentrata la FIN, la Confindustria nautica francese che con la sua organizzazione e la sua visione europea della nautica, si spera, aiuterà il salone a crescere.
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