L’iniziativa, fortemente voluta dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha scelto come sede il “cantiere” dove nascevano le navi che hanno assicurato la potenza della Repubblica Serenissima in tutto il mondo navigabile. Un esempio precoce di industria che ha radici nel ‘500, quando il fabbisogno di navi era quotidiano.
Un salone nautico ad oggi fortemente orientato sul motore, ma che se associazioni e imprenditori vorranno crederci potrebbe diventare un punto di incontro fondamentale per la vela italiana e europea che nell’adriatico non ha alcuna manifestazione degna di nota.
Ricordiamo che in alto adriatico sino a non molti anni fa si teneva a Portopiccolo il Vela e Vela, una manifestazione che nell’ultima edizione prima del cambio di gestione che ne ha determinato la chiusura, aveva portato nel marina vicino a Muggia 72 barche, più di quelle che in quegli anni erano ospitate dal salone di Genova in acqua.
Al momento è confermato che sarà esposto il Neo, probabilmente il nuovo 350 di Paolo Semeraro, il nuovo Cat di Adriasail e probabilmente il Grand Soleil 80 e l’Eleva Fifty. Tutte barche di grande qualità che da sole giustificano una visita al salone.
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