La situazione, passata sotto silenzio sui media occidentali, è piuttosto grave dato che la nave è ormai arenata da diverse settimane (l’incidente è avvenuto a fine settembre) ma al momento il cargo, come segnalato anche dal tracciamento AIS, è esattamente nello stesso punto dove è avvenuto l’incidente.
La collisione contro gli scogli sarebbe avvenuta per una distrazione dell’ufficiale di guardia. La VERA Su è una nave battente bandiera di Panama, costruita nel 1989, lunga 89 metri e larga 12.
Ad alzare la voce per accendere i riflettori sull’accaduto è stata Greenpeace, che ha denunciato la negligenza delle autorità bulgare colpevoli, a detta dell’ONG, di non essere intervenute in modo tempestivo e di non avere messo in atto le procedure necessarie per arginare l’inquinamento.
"Siamo indignati per la mancanza di un chiaro piano d'azione, per l'apparente incuria e il ritardo nell'operazione", ha dichiarato Greenpeace Bulgaria in una nota. "Se il rilascio del carico nell'acqua di mare dovesse continuare porterà inevitabilmente a effetti duraturi e irreversibili sull'equilibrio ecologico e sugli ecosistemi dell'area".
Le autorità locali bulgare invece sostengono che la posizione della nave è stabile e non c’è stata fuoriuscita di materiale inquinante, ma si fa fatica a credere a questa versione dati i tanti giorni trascorsi dall’incidente.
Data la posizione geografica del sinistro, non lontano dalla riserva naturale di Yaylata, si temono danni ingenti anche a lungo termine sull’ecosistema circostante.
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