Il sistema che prevede che a dare potenza ai sistemi idraulici non siano i grinder con i loro winch a colonnina, ma 4 ciclisti su apposite biciclette montate a bordo, sembra preoccupare non poco gli avversari che rispondono con toni nervosi.
Spithill, che è il manager del Team Oracle, ha detto che le cose vanno viste nel loro insieme e se è vero che pedalando si riesce a dare maggiore energia è anche vero che scendere e salire dalle biciclette richiede più tempo di quello che serve per spostarsi da un grinder a un altro.
A fargli coro anche Dean Barker ex capo del team neozelandese e oggi alla testa del Team Japan. “Anche noi abbiamo studiato la possibilità della pedalata, ma poi abbiamo visto che non ne valeva la pena”.
Ma la cosa che più di ogni altra ha evidenziato il nervosismo degli “altri”, è quando Spithill ha detto, a supporto del suo pessimismo nei confronti dell’innovazione di TNZL, che nessuno lo ha fatto, quindi, probabilmente, non funziona, anche se molte delle cose che ha fatto TNZL in passato non le aveva fatte nessuno e che oggi le applicano tutti lui compreso, come i foil che furono portati in Coppa America proprio dai kiwi.
I più maliziosi pensano che Spithill sia così nervoso perché la novità gli sia caduta dal cielo senza che il suo apparato d’informazione sia riuscito a fargli sapere nulla prima. Altri sostengono che l’americano a capo del team Oracle già stia lavorando per cambiare qualche regola e mettere fuori gioco i kiwi come ha già fatto con Luna Rossa costringendola al ritiro.
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